2014
Incubo difesa, poi la beffa Hernanes: la Lazio incassa il poker e saluta l’Europa
Nella serata del saluto di capitan Jvier Zanetti a San Siro, la Lazio dice, pur non matematicamente, addio alle speranze di accedere all’Europa League. Con Candreva in panca ed il tridente Klose-Felipe Anderson-Keita, gli uomini di Reja si prostrano ai piedi dell’Inter a causa di una difesa a dir poco traballante. Biava, Dias e compagni, disattenti come non mai, incassano quattro reti, a sintetizzare una stagione con performance sempre al di sotto della media.
PRIMO TEMPO – Pronti, via, la Lazio parte decisa e passa in vantaggio con Biava, che approfitta del tocco di Cana su cross di Pererinha per insaccare alle spalle di Samir Handanovic. Ma il gelo su San Siro dura pochi minuti: al settimo l’Inter trova il gol del pareggio grazie a Palacio. El Trenza è bravo ad approfittare dell’ennesima indecisione difensiva biancoceleste per raccogliere l’assist di Kovacic e superare Berisha. Subito dopo è Nagatomo a sfiorare il gol del pareggio, impegnando Berisha molto di più di quanto, al ventesimo, faccia Hernanes. Il grande ex della serata s’incarica della battuta di una punizione, ma la sfera calcata di destro si perde lontano dai pali del numero 1 di Reja. A metà prima frazione si sveglia Keita. Il talentino classe 1995 si rende pericolo due volte nell’arco di cinque minuti: prima, arrivato al limite dell’aria, opta per la conclusione personale invece di servire un assist a Pereirinha, piazzato meglio; poi cavalca lungo tutta la fascia piazzando un cross in mezzo dove non arriva nessuno. Fra 34′ e 37′ l’Inter prende il sopravvento, relegando la Lazio ad uno svantaggio di ben due gol. Questa volta è Icardi a raccogliere l’assist penetrante di Kovacic e battere Berisha per il vantaggio dei padroni di casa. Passano tre giri dì orologio e Palacio sigla la sua doppietta personale, approfittando dell’ennesima dormita della retroguardia laziale. Il primo tempo si chiude con la squadra di Reja doma ed incapace di produrre manovre pericolose.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con la standing ovation per l’entrata di capitan Zanetti, al suo ultimo ingresso da giocatore a San Siro. Subito dopo Biava sfiora clamorosamente la doppietta, beffando Rannocchia ma trovando Handanovic attento. Ancora il portierone sloveno, questa volta su Keita, mantiene invariato il vantaggio dei nerazzurri opponendosi al sinistro dell’ex canterano servito da Felipe Anderson. Reja cerca idee e fiato, decide per l’ingresso di Candreva al posto di Onazi. Subito l’esterno azzurro galoppa e dalla sinistra serve Keita, che cicca il pallone. Per due volta, quando ormai siamo giunti al 70′, ci prova Felipe Anderson, ma il brasiliano non mette in difficoltà l’estremo difensore nerazzurro. La Lazio attacca a pieno organico alla ricerca del gol che dimezzerebbe lo svantaggio, ma all 79′ arriva la doccia fredda: segna, contro la sua ex squadra, il profeta Hernanes, con un tiro all’angolino su cui Berisha non arriva. L’ultimo tentativo biancoceleste capita sulla testa di Klose e si spegne, così come le speranze di salire in Europa.