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Indice di liquidità, il Collegio di Garanzia concorda con la Lega: cosa succede ora

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Il Collegio di Garanzia del CONI si è espresso sull’indice di liquidità, dando ragione alla Lega di Serie A

Il Collegio di Garanzia del Coni accoglie il ricorso della Lega Serie A contro la Figc sul tema indice di liquidità. In sostanza quest’ultimo non può essere criterio vincolante per l’iscrizione al campionato. La norma andrà rivista e modificata. Una sentenza accolta con piacere anche da Claudio Lotito che ora potrà evitare di ripianare con un versamento personale di 5 milioni l’IdL della Lazio entro il 22 giugno.

COMUNICATO – «La Lega Serie A prende atto con soddisfazione del pronunciamento odierno del Collegio di Garanzia del CONI in merito al manuale delle licenze nazionali 2022/2023 approvato dalla FIGC e contenente, tra l’altro, l’introduzione dell’indice di liquidità come requisito di ammissione al campionato. Il dispositivo, comunicato dal massimo organo della giustizia sportiva, conferma la fondatezza delle obiezioni espresse a più riprese dalla Lega in merito ad una misura inopportuna non certo nel merito, ma nei modi e nelle tempistiche, soprattutto per gli effetti retroattivi sulla gestione in corso. L’auspicio è che da oggi si possa riprendere a lavorare tutti insieme per perseguire concretamente e in tempi rapidi quelle riforme che tutti, a cominciare dalla Lega Serie A, ritengono non più procrastinabili. Riforme che, per l’appunto, devono essere improntate sul dialogo e sulla sostenibilità diretta al rafforzamento della competitività del movimento calcistico italiano in sede nazionale e internazionale».

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