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Hernanes: «È il momento giusto per vendere Milinkovic. La Lazio può puntare in alto»
Hernanes ha parlato a Il Messaggero della stagione della Lazio che tra poco partirà ufficialmente: le sue dichiarazioni
Hernanes ha parlato a Il Messaggero della stagione e del mercato della Lazio. Le sue dichiarazioni.
PRIMA STAGIONE DI SARRI – «Non ho seguito moltissimo perché sono stato occupato in altri campi, ma detto ciò, da laziale ho imparato che l’importante è arrivare davanti alla Roma, quindi l’obiettivo a fine primo anno è stato raggiunto (ride, ndr). Scherzi a parte, mi auguro che la società voglia seguire le sue strategie acquistando calciatori adatti al suo sistema. Se Lotito lo accontenterà penso che il club potrà raggiungere obiettivi importanti come la qualificazione in Champions. Per me la qualità della squadra è ottima e si può assolutamente puntare in alto».
BIG – «Ne dico due. Uno è Immobile, che negli ultimi anni sta segnando senza interruzione e questo non è mai scontato anche per una punta. Quello che mi piace di più però è Felipe Anderson. Ci ho giocato insieme, l’ho visto sia in allenamento che in partita e so che può fare cose incredibili. L’importante è che abbia capito che non deve adagiarsi su quanto fatto in passato e spero che questa stagione possa far ancora meglio. Bisogna sempre migliorarsi».
LUIS ALBERTO E MILINKOVIC – «Chi mi assomiglia di più? Non è semplice rispondere. Forse quello che è più incisivo in fase realizzativa. Alla fine sono sempre i numeri che fanno la differenza oltre che la tecnica. Riguardando indietro a volte rimango impressionato dal rendimento che ho avuto in biancoceleste. Forse loro due sono un mix del vecchio Hernanes, ma non saprei (ride, ndr). Chi venderei tra i due? A questo punto direi Milinkovic perché già è reduce da parecchie stagioni nella Capitale. Secondo me il ragazzo ha bisogno di trovare un nuovo ambiente, con nuove motivazioni. Potrebbe aver finito il suo corso e allo stesso tempo aiutare il club a ottenere una cifra importante da investire sul mercato».
MARCOS ANTONIO – «Che consiglio gli darei? Devo essere sincero, l’ho visto poco giocare. Però conoscendo bene Roma, gli dico di focalizzarsi solo sul calcio perché arriva in una città con una vitalità simile a quella di noi brasiliani, perciò è facile distrarsi».
TALENTI DA CONSIGLIARE – «Al San Paolo ho giocato con Nestor e mi ha colpito tantissimo per la sua tecnica e il suo dinamismo. Mi sono permesso di tramandargli un detto di un mio vecchio allenatore che mi ha cambiato la carriera: “Se imparerai a giocare a due tocchi potrai andare in qualsiasi squadra vorrai”. È un centrocampista duttile, capace di giocare sia regista che mezzala. Ha un gran mancino, sa far gol e raramente sbaglia un passaggio».