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Inzaghi: «Un debutto da sogno. Per me una grande emozione»

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Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match tra Inter e Genoa: queste le parole del tecnico nerazzurro

Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match tra Inter e Genoa, vinto 4-0 dai nerazzurri. Queste le parole del tecnico nerazzurro.

DEBUTTO SHOW – «Ero abbastanza sicuro, vedo lavorare i ragazzi così dall’8 luglio. Io e il mio staff stiamo lavorando nel migliore dei modi, meglio di così l’esordio non potevo immaginarmelo».

CALHANOGLU – «Parliamo di un grandissimo giocatore, unisce quantità e qualità. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di lui, tutti avrebbero meritato di più e di giocare, penso magari a D’Ambrosio, Ranocchia e Kolarov. Volevo far debuttare Dumfries, ci sarà tempo. Calhanolgu è stato un giocatore voluto, Marotta e Ausilio era già al lavoro, ogni volta che lo affrontavo con la Lazio mi creava problemi, lo vediamo lavorare tutti i giorni e ancora lui non sa quanto è forte, ha ancora margini di crescita».

PRESTAZIONE – «E’ stato tutto bello e piacevole, non dimentichiamo che stasera mancavano Lautaro, Sanchez, Gagliardini e il nuovo attaccante. Sensi l’ho visto lavorare bene e ho cercato di ritagliare uno spazio a lui. Ho tanti giocatori e di volta in volta sceglierò i migliori, c’è grandissima soddisfazione ma dobbiamo lavorare. Venerdì avremo una partita difficilissima a Verona, ho sciolto tutta la qualità».

ATTACCANTE – «La partenza di Lukaku è sstata inaspettata, abbiamo rimediato con Dzeko e la società ora sta valutando. Da giovedì non ho voluto parlare di mercato perché pensavo al Genoa, da domani se ne riparlerà. Siamo alla ricerca di un giocatore che ci possa completare, possiamo alzare Sensi e Calhanoglu, abbiamo Satriano, è normale che dobbiamo completare. In qualche partita Lautaro potrà fare la prima punta, poi tornerà Sanchez e ci completeremo».

TECNICA – «Abbiamo giocatori di grande qualità e tecnica, ci sono Sensi, Calhanoglu, Dzeko che fa scuola. Ho trovato un gruppo buonissimo, abituato al lavoro e al sacrificio. Ogni allenatore ha i propri concetti e le proprie idee, mi conforta veder lavorare la squadra con questa determinazione. E’ un piacere vedere queste cose per l’allenator».

SENSAZIONI – «L’emozione più grande è stata quando siamo arrivati col pullman, era un anno e mezzo che non era calcio. Arrivare allo stadio con la gente che cantava e ci acclamava è stata la più grande emozione».

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