Campionato
Inzaghi in conferenza: «Il Napoli come la Juventus, faremo una partita coraggiosa». Poi su De Vrij e Nani…
Alla vigilia del match contro il Napoli, Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa
Verso Lazio-Napoli. Domani sera la Lazio sarà impegnata nell’importante match contro il Napoli. Alla vigilia della partita, il tecnico biancoceleste, Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa stampa di Formello, nel corso della consueta conferenza. Ecco le risposte dell’allenatore:
Sei contento di affrontare adesso il Napoli?
«Affrontare il Napoli non è la cosa più facile che ci potesse capitare. Dovremo fare una partita coraggiosa, con tanto spirito di gruppo. A Genova per 60 minuti si è vista una grandissima Lazio. Al 60′ un episodio sfortunato ha determinato il gol, abbiamo abbassato la tensione. Per rimanere a certi livelli non ci possiamo permettere cali».
De Vrij e Nani?
«De Vrij alla fine del primo tempo aveva un problemino, non ha chiesto il cambio ma – complice l’ammonizione che aveva ricevuto – ho optato per la sostituzione. C’è ottimismo, non so se già oggi si potrà allenare. Nani ha fatto ieri il primo allenamento con la squadra, sta cercando di mettersi alla pari con i compagni. Oggi vedremo come starà e vedremo se convocarlo o no».
Napoli più forte della Lazio?
«Nelle ultime sedici in campionato il Napoli ne ha vinte 14 e pareggiate due. Insieme alla Juventus, è la candidata a vincere il titolo. Ha avuto la fortuna di trattenere i pezzi più importanti, sono stati bravi a respingere le offerte che sono arrivate. Noi dovremo fare una grandissima gara, fare meglio dell’anno scorso. Domani dovremo fare una gara di gruppo, di squadra, altrimenti con il Napoli si fa fatica».
Ti piacerebbe giocare queste partite da giocatore?
«Assolutamente sì. Anche quella di domenica a Marassi, fortunatamente ho questi giocatori e ci penseranno loro».
Quanto si è assottigliato il gap con il Napoli?
«Penso che dovremo dimostrarlo sul campo. Quest’anno il Napoli è molto più avanti rispetto allo scorso, quando arrivò terza. Ha un grande allenatore, domani avranno tanti tifosi al seguito. Confido nei nostri, che anche domenica a Genova sono venuti e ci hanno sostenuto durante tutti i 90′. Sono stati determinanti».
Questa Lazio quanto si avvicina alla sua ideale?
«Stiamo giocando molto bene, quello che mi fa più felice è lo spirito di gruppo. Tutti si sacrificano per il compagno, anche chi non gioca è il nostro primo tifoso. Siamo aiutati anche dal nostro ambiente. Domani ci metteremo tutto».
Sarri?
«E’ riuscito a trasmettere delle idee al Napoli, facendone una delle squadre migliori in Europa. Cercheremo di porre dei rimedi, cercando di vedere e rivedere le azioni. Quei tre davanti stanno facendo le fortune dei partenopei. Dovremo limitarli. Tramite il gruppo cercheremo di rendere la partita difficile al Napoli».
La Lazio meriterebbe un Olimpico diverso?
«L’anno scorso le ultime col Palemo e con la Sampdoria sono state splendide perché c’erano 50.000 persone allo stadio. Giocando di mercoledì domani ci sarà tanta gente che giovedì dovrà andare a lavorare. Speriamo che ci saranno tanti tifosi. In questi due anni sono stati bravissimi a sostenerci, anche quando non abbiamo vinto».
Firmeresti per un pareggio?
«La partita bisogna giocarla, interpretarla nel migliore dei modi. L’anno scorso a Napoli abbiamo giocato bene, all’Olimpico abbiamo pagato i troppi impegni ravvicinati. Abbiamo fatto una seduta defaticante, siamo arrivati tardissimo da Genova. Oggi li rivedrò tutti alle 17. Domani dopo l’allenamento decideremo la formazione».
La Lazio se la gioca alla pari?
«Sicuramente, poi vedremo sul campo. Dovremo fare una partita perfetta, abbiamo visto che quando abbiamo interpretato gare nel migliore dei modi, c’abbiamo sempre messo del nostro e abbiamo fatto sempre in modo che le partite fossero avvincenti».
Per contenere l’attacco del Napoli?
«Faremo sempre la nostra gara, dovremo stare attenti. Una partita sotto ritmo con questo Napoli non te la puoi permettere».