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Pulici ricorda la Lazio di Eriksson: «Leiva sembra Almeyda». E su Nesta…
Pulici tra presente e passato. L’ex biancoceleste . in un’intervista al Corriere dello Sport – analizza la Lazio di Inzaghi e quella di Eriksson
Inzaghi viaggia coi numeri dei grandi, con chi prima di lui ha segnato la storia della Lazio. Le otto vittorie consecutive – divise tra Europa League e campionato – lo posizionano nell’Olimpo degli allenatori biancocelesti. La sua Lazio, per i più nostalgici, ricorda quella di Eriksson, quella dello Scudetto. A fare le dovute distinzioni è Felice Pulici – allora ex dirigente – hce in un’intervista al Corriere dello Sport spiega: «La squadra di Simone è molto più corta tra la linea di difesa e di attacco, crea meno spazio rispetto ad allora, è talmente piena di giocatori in quella fascia di campo che la squadra avversaria non capisce come uscirne, non può fare gioco». E poi sulle analogie: «Tiene il paragone, perché c’è una sola punta e tanti centrocampisti offensivi, anche se l’atteggiamento a volte mi ricorda la Lazio del ‘74».
LEIVA E DE VRIJ – «Leiva è uno che lo trovi dapperutto, come Almeyda che non mi sembra avesse le stesse capacità tecniche nei piedi del brasiliano. Matias, però, era un giocatore indispensabile in quel tipo di posizione. Anche Leiva ha questa capacità di muoversi in questa linea tra centrocampo e difesa. Sì, il paragone tra i due ci sta». Continuando i paragoni con, è inevitabile il confronto tra de Vrij e Nesta: «Sì, possiamo farlo passare per il Nesta della situazione, ma Alessandro era straordinario e poi tra la difesa a quattro e il sistema a tre il rapporto è diverso».