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Inzaghi: «La mia vittoria è aver riportato la gente allo stadio. Domani dobbiamo giocare da Lazio!»

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La Lazio – nella giornata di domani – scenderà sul campo di San Siro per sfidare l’Inter. Queste le parole di mister Inzaghi alla vigilia della gara

La Lazio vola a Milano, prima di archiviare il 2017 e il girone d’andata, c’è l’Inter da sfidare. Nonostante le ultime prestazioni dei nerazzurri non troppo convincenti, i ragazzi di Inzaghi non possono e non devono abbassare la guardia. Il mister – alla vigilia della partita – presenta la gara durante la canonica conferenza stampa:

Con che certezze andate a Milano?
Andiamo a fare una partita importantissima, ma non decisiva. E’ molto importante per noi, perchè sappiamo che è una squadra forte che dovremo affrontare al 120% per fare bene. Sappiamo cosa troveremo, l’Inter ha perso tre partite, ma ha avuto il calo fisiologico che tutte hanno avuto. Ha grandissime qualità e un allenatore che stimo.

Sei colpito da quest’anno? Cosa ti aspettavi?
Per il cammino fatto, i ragazzi sono stati straordinari: abbiamo centrato l’Europa in aticipo, siamo in semifinale di Coppa Italia e siamo davanti con le altre squadre. Molto bene, ma le competizioni vanno avanti e il campionato finisce a Maggio. Sappiamo di aver perso qualche punto in modo inaspettato, ma non ci guardiamo indietro, solo in avanti: adesso guardiamo l’Inter. Domani sceglierò la formazione.

Non è una gara per testare le vostre ambizioni?
Ci saranno altre 19 partite da fare, ma domani sarà importante per noi. Siamo attaccati alle altre squadre della classifica e dobbiamo rimanerci: domani voglio una prova da Lazio perchè se giochiamo da Lazio possiamo fare la partita.

Domani ci sarà lo stadio pieno, l’atmosfera delle grandi occasioni. Cosa temi?
Temo la qualità dei giocatori dell’Inter. Domani ci sarà lo stadio pieno, ma so che da Roma si muoveranno in tanti per starci vicino, si faranno sentire anche a San Siro, ne sono sicuro.

Immobile e Icardi, differenze?
Stiamo parlando dei due attaccanti più forti del momento insieme ad Higuain. Ciro lo conosciamo, Icardi è un attaccante da tenere a bada per 95 minuti: nel momento in cui non te lo aspetti… colpisce. Anche Perisic e Candreva sono da controllare.

Di Gennaro è ancora una risorsa?
Lo abbiamo voluto, ha subito un infortunio e una ricaduta. Dopo la sosta potremo riaverlo, insieme a Caicedo. Mi dispiace per Felipe (Caicedo, ndr), per questo infortunio, ha dimostrato di essere adatto per la squadra che può essere una buona risorsa.

Parolo rimarrà a riposo?
Valuteremo, è importantissimo per noi. Ci dà equilibrio, lui tatticamente è molto intelligente: importantissimo per il nostro scacchiere.

Felipe Anderson partirà titolare?
Decideremo domani, mercoledì ha fatto 60 minuti molto buoni: ha dato imprevedibilità e legato la squadra. Poi vedremo domani.

Dicono la Lazio sia favorita perchè l’Inter ha giocato i supplementari…
Noi abbiamo fatto tre gare in sei giorni, questo non vuol dire nulla. Conta l’approccio, noi a Bergamo saremmo dovuti esser stanchi…

Sei soddisfatto dell’anno della Lazio?
Sono molto soddisfatto. E’ stato un anno entusiasmante, abbiamo vinto la Supercoppa, siamo arrivati in finale, poi l’Europa… ma per me, la vittoria più grande è stato riavvicinare i tifosi, riportatare la gente allo stadio. l’entusiasmo. Contro il Crotone e la Fiorentina c’è stata una bella cornice, ci ha aiutato a centrare una semifinale.

Come si batte Spalletti? Quanto ha contato la vittoria dello ascorso anno?
Quella partita fu determinante, ci ha permesso di arrivare in semifinale contro la Roma e batterla per poi arrivare in finale. Domani sarà difficile: Spalletti fa giocare molto bene le sue squadre, è uno dei migliori. Cambia modulo in corsa, è intelligente, dovremo essere molto attenti.

Che ne pensi di Rocchi dopo il contatto Bastos/Kolarov?
Le immagini non sono ancora chiare, ma non ha senso parlarne ora. Rocchi è il mioglior arbitro italiano, sono fiducioso.

 

 

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