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Inzaghi e la sua Lazio, quegli abbracci a fine gara valgono molto di più – VIDEO
Inzaghi, a fine gara abbraccia ogni giocatore uno per uno, poi esulta con i tifosi: è lui il motore di questa Lazio
E’ vero, l’allenatore per una squadra è importante: è la mente, il motore che fa girare tutto. I suoi giocatori poi sono il braccio, coloro i quali scendono in campo e mettono in atto tutto ciò che il mister comanda. E allora spesso si pensa che alla fine si l’allenatore conta, ma poi chi scende in campo? I calciatori, e sono loro i padroni del proprio destino. Quando una squadra vince lo fa grazie alla giocata di… Alla parata di… Al gol di…, eppure c’è altro dietro una vittoria come quella di ieri della Lazio a Torino e non solo. In questa stagione della Lazio c’è molto altro, c’è un uomo, un allenatore, un amico, un fratello vista la giovane età, un tifoso, uno con il DNA laziale fino al midollo. Non ce ne vogliano un Immobile strepitoso, uno Strakosha fenomenale capace di parare un rigore a Dybala allo scadere, un Milinkovic che ha fatto a sportellate novanta minuti, un Leiva padrone in mezzo al campo, ma il simbolo dell’impresa di ieri è lui Simone Inzaghi.
LA FORZA DEL GRUPPO – Il dodicesimo uomo, quasi in campo, si perchè ogni azione pericolosa della sua squadra la segue da bordo campo e si immedesima, crossa con Luis Alberto, calcia con Immobile ed esulta, esulta come se avesse ancora la maglia biancoceleste cucita sotto la camicia, corre ad abbracciare i suoi, i ragazzi che vede e allena ogni giorno, gira lo sguardo verso i tifosi e si emoziona e ci fa emozionare. Dopo la parata di Strakosha è un tripudio di gioia e di abbracci, Simone vuole abbracciarli uno per uno, perchè tutti insieme a lui sono autori di questa bellissima storia. Non una pacca sulla spalla, un abbraccio forte che vale più di mille parole, dichiarazioni, esultanze. Lo sa Inzaghi, è consapevole che tutto ciò che di bello sta succedendo è il frutto del suo lavoro, delle sue idee, della perseveranza, dell’andare avanti per la propria strada, della sua intelligenza e bravura nel dare un’identità a un gruppo, di farlo sentire come una grande famiglia dove ognuno ha il suo ruolo fondamentale affinchè l’ingranaggio non si inceppi. E la chiusura perfetta del cerchio è lì, nell’esultanza sotto il settore ospiti dove sono radunati più di duemila laziali, anima e cuore di una tifoseria che sembra vedere la luce dopo anni bui. Simone li ringrazia, esulta con loro consapevole che con il loro sostegno ogni vittoria è più bella, ogni impresa è più grande e lo sa bene Inzaghi quanto il popolo biancoceleste ami la Lazio e si identifichi in essa. Ogni cosa è al suo posto, ora si.
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