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Inzaghi: «Ricordiamo che il calcio è uno sport! Immobile e Parolo titolari. Leiva invece…»

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Simone Inzaghi, durante la canonica conferenza stampa della vigilia, ha presentato la gara dell’Olimpico tra Lazio e Torino

La Lazio torna all’Olimpico, dopo i risultati positivi raccolti nelle sfide contro Cagliari e Bologna, Simone Inzaghi vuole chiudere l’anno con altri tre punti. Sul campo dell’impianto romano, i biancocelesti sfideranno il Torino, in una gara che si preannuncia già interessante. Il mister dei capitolini, ha presentato così la partita durante la conferenza stampa della vigilia:

Da uomo di sport, cosa hai pensato dei fatti di Milano?
Sono cose che non devono capitare, il calcio è uno sport, bisogna lavorare sulle radici di ciò che accade. Così allontaniamo la gente dagli stadi, qui in Italia li vedremo sempre con meno gente e non è un bello spettaccolo. 

Che voto daresti alla Lazio?
Ho la fortuna di avere un gruppo di persone serie, che lavora bene che cerca did are tutto in settimana. Siamolì in classifica da due anni e mezzo e non è semplice. Lo scorso anno lo abbiamo analizzato, ora dobbiamo guardare la realtà, continuare a guardare solo noi stessi per migliorare di partita in partita.

Chiudere a 34 punti basta o manca qualcosa?
Quest’anno tutte le squadre hanno meno punti in classifica, noi compresi. Siamo al quarto posto, la mia mente è sulla partita del Torino: l’ultima è sempre particolare perchè abbiamo sempre concluso lontano da casa. Quest’anno sarà davanti ai nostri tifosi e vogliamo fare um

Luis Alberto è un regalo di Natale?
Sappiamo quanto è importante e che tipo di giocatore sia. È tornato a stare bene ma è molto sensibile e attaccato al mondo Lazio. Ha avuto problermi ma non si è mai coluto fermare, è in grande crescita, sta smaltendo il brutto infortunio dello scorso anno. Formazione? Dovrò essere bravo a valutare per i giocatori. 

Capitolo razzismo, Ancelotti ha detto che la prossima volta sarà il Napoli stesso a fermarsi. Può essere la soluzione?
Penso di sì, l’ha detto Ancelotti, è uno di esperienza, l’ha ribadito Ulivieri. Può essere una strada per il futuro.

Domani ci stupirà o sarà una Lazio che tornerà all’antico?
Sicuramente giocheranno Immobile e Parolo, gli altri dovrò capire. Loro hanno riposato mercoledì, gli altri devo valutare le risposte che mi daranno. I ragazzi sanno che sto cambiando, metterò in campo la formazione migliore per affrontare l’avversario. Domani dovremo essere umili, ma consci della nostra forza.

Come sta Leiva?
A volte si hanno pensieri che non si riescono a mettere in pratica in partita, volevo farlo giocare a Bologna massimo 70 minuti, poi mi era rimasto un cambio ed ero indeciso tra lui e Milinkovic. Leiva ha finito la partita bene, ora dovremo analizzare le sue condizioni con lo staff e il ragazzo.

Luis Alberto al centrosinistra può farlo diventare un isostituibile?
Luis ha tantissima qualità, è intelligente e sa muoversi in mezzo al campo. So che è uno che sa trovare la sua posizione, ha fatto anche il vertice basso, può giocare mezzala a destra o sinistra, è una grande risorsa per noi.

È preoccupato per gli arbitri?
Io devo pensare di incidere su quello che posso: la squadra e i giocatori. Sul resto, che sta fuori, io non posso incidere e faccio solo quello che posso. 

Manca qualche punto alla Lazio, magari perso con la Samp o a Bergamo?
Sicuramente. Avremmo dovuto avere qualche punto in più, ma la classifica dice questo. Dobbiamo tenere il passo come nelle ultime giornate, ma è un campionato altamente competitivo.

La penalizzazione subita a Torino, lo scorso anno, è un incentivo afare bene domani?
Senz’altro, lo scorso anno lo ricordiamo tutti: dovevamo avere un rigore ed è stato espulso Immobile. quella sconfitta immeritata contro il Torino, ai fini della classifica, ci costò tanto.

Il Torino può ambire al quarto posto?
È una squadra sicuramente molto organizzata, con ottimi giocatori, è stato investito tanto sul mercato ed hanno un grande allenatore. Squadra molto qualitativa che rimarrà agganciata al treno Europa, che si risolverà – a parere mio – nelle ultime 6 o 7 giornate.

È stato difficile convincere Luis Alberto giocare più arretrato?
Non ha problemi, è un giocatore molto molto intelligente. Capisce quello che chiede l’allenatore e fa tutto: prima di Leiva ha fatto anche il vertice basso. Ha un’intelligenza calcistica che mette a servizio dei compagni e della squadra.

 

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