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Inzaghi: «Salisburgo squadra forte, complimenti ai ragazzi! Tifosi? Sono stati l’arma in più…»

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Una bella vittoria ottenuta nel giorno del suo compleanno: ecco il commento di mister Inzaghi dopo il triplice fischio di Lazio-Salisburgo

Nel giorno del suo compleanno, Simone Inzaghi festeggia anche l’importante vittoria ottenuta dalla sua squadra contro il Salisburgo. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore biancoceleste si è espresso in questo modo sulla sfida: «Abbraccio con Immobile? Non mi aspettavo che Ciro arrivasse in quel momento, pensavo fosse un mio collaboratore. Comunque, ben vengano queste esultanze. Dovevamo e potevamo fare un gol in più, non dimentichiamo che abbiamo giocato contro una squadra forte. Non era semplice, siamo stati bravi. I tifosi sono stati gli uomini in più che ci hanno permesso di ribaltare il risultato. Con questo pubblico e questi ragazzi possiamo toglierci tante soddisfazioni. Squadra così aggressiva? Ci speravo, senza dimenticare che Lulic e Radu rientravano ora in squadra dopo che erano stati fermi circa 15 giorni. E’ un gruppo che deve continuare a lavorare, adesso abbiamo poco tempo. Domenica abbiamo una partita molto importante a Udine, poi ancora Salisburgo, infine derby. Cena? L’ho detto subito, a fine partita. Gliel’avevo promesso, ho detto ai ragazzi di scegliere. Dobbiamo decidere ancora la data».

PREPARAZIONE – «Loro mi avevano impressionato contro il Real Sociedad, una partita molto buona. Adesso abbiamo un buon vantaggio, ma sicuramente giovedì sarà difficile. Avevo detto alla squadra che ai sedicesimi e agli ottavi avevamo regalato una gara agli avversari. Andiamo a Salisburgo e loro in quello stadio sono ancora più forti di quello che sembra. Oggi avevano un giocatore squalificato, hanno ricambi».

L’allenatore biancoceleste è poi intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: «I ragazzi sono stati bravi, è andata bene. Temevano questo avversario che ci ha creato problemi. I miei sono stati bravissimi, da chi ha giocato a chi è entrato, poi tutti sarebbero stati pronti, sono orgoglioso di questi ragazzi. Alla fine abbiamo ringraziato il pubbico che ha fatto da cornice a questa serata. Abbiamo preso due gol così, ma l’avversario resta tosto, ci metterà di tutto per farci uscire giovedì prossimo. Immobile e l’esultanza? Son contento che sia venuto a esultare verso la panchina, il gruppo è coeso. Loro sono una squadra organizzata, con giocatori che abbinano quantità e qualità, noi siamo stati bravi anche sulle seconde palle, corti nei reparti, sono molto soddisfatto. Il primo rigore è stato inventato, loro hanno temporeggiato, il secondo gol loro è stato fortuito, arrivato da un rimpallo».

Simone Inzaghi è poi intervenuto nella consueta conferenza stampa: «Non parlerò più di arbitri da qui a dieci-venti anni, bisogna parlare di calcio. Si vede che è un periodo così, di Var e queste situazioni non parlerò più. Sono serate che rimarranno dentro, con questa cornice di tifosi rimarranno dentro per sempre. Dovremo dar continuità, giovedì partiamo dal vantaggio rispetto ai seicesimi e agli ottavi, dovremo essere molto bravi a Salisburgo. Siamo stati bravi, anche Lulic e Radu ad esempio erano a rientro, hanno un grande cuore. Giocatori come Caceres, Marusic e Di Gennaro si sono allenati in maniera eccezionale anche se poi gli ho detto che non li avrei chiamati, questa è la forza del gruppo. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo ci siamo un pò innervositi, poi ho detto ai miei giocatori che non dovevamo protestare con l’arbitro, perchè era stato l’addizionale a segnalare il rigore. Adesso avremo due giorni prima della trssferta di Udine, stasera è stata molto dispendiosa, domenica ci aspetta una partita non semplice, ma con un risultato così si può recuperare più in fretta. Dobbiamo cercare di essere concentrati in tutte le partite, ho sentito i ragazzi che parlavano di questo stadio bellissimo, i tifosi ci hanno aiutato molto. Per forza di cose dovrò cambiare qualche giocatore, stasera ho vistola prova dei tre subentrati Patric, Felipe Anderson e Caicedo e mi fa ben sperare».

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