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Inzaghi: «Avremmo meritato la finale, sono orgoglioso di questa squadra»

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Simone Inzaghi: «Usciamo a testa alta, ora pensiamo alla Juve»

I calci di rigore hanno decretato la seconda finalista della Coppa Italia 17-18. Tanta delusione sui volti dei giocatori biancocelesti dopo il rigore messo a segno da Romagnoli che ha eliminato la Lazio. A fine partita, l’allenatore laziale, Simone Inzaghi, ha analizzato la partita ai microfoni di Rai Sport. «Nulla da togliere al Milan, che ha fatto due ottime gare, ma se vediamo le due partite la finale la meritavamo noi. Il calcio è questo, faccio i complimenti ai miei giocatori che hanno fatto una grande cavalcata. Dispiace essere eliminati ai calci di rigori. Abbiamo fatto una buona partita, l’unico neo è non aver fatto gol. Abbiamo avuto diverse situazioni, purtroppo non le abbiamo sfruttate al meglio. Quando non segni non vai avanti. Ho fatto comunque i complimenti ai ragazzi. Usciamo da questa competizione a testa alta. Da domani dobbiamo lasciarci alle spalle questa competizione e pensare al campionato. In un giorno e mezzo dovremo recuperare le energie fisiche e mentali per affrontare sabato la Juventus. Luis Alberto? Ha fatto la partita che doveva fare. Felipe Anderson? Si è impegnato molto. Abbiamo trovato un grande portiere che tra andata e ritorno ci ha negato molti gol. Più incisivi sotto porta? Dovevamo coprire meglio l’aria di rigore, non siamo stati bravi a concludere l’azione. Abbiamo battuto 11 calci d’angolo contro 2. Oggi è mancata la finalizzazione. Ma nonostante tutto devo fare i complimenti ai miei ragazzi. Nell’arco dei 180′ meritavamo noi la finale. Dobbiamo dimenticare presto questa partita. Ci abbiamo sempre creduto dall’inizio ma probabilmente qualche dettaglio ha fatto si che la Lazio uscisse dalla Coppa Italia. Sono comunque orgoglioso di essere a capo di questa squadra».

Il tecnico biancoceleste è passato anche dai microfoni di Lazio Style Channel. Questo il suo commento: «Sono orgoglioso di loro, i ragazzi hanno dato tutto. Dovremo essere bravi a metterci alle spalle questa sconfitta. Rammarico resta non aver segnato in trasferta, un gol che avremmo meritato, ma questo il calcio. Complimenti al Milan che è andato in finale. Umore? C’è delusione per aver perso una semifinale ai rigori».

Infine l’intervento in sala stampa per la consueta conferenza:

Rimpianto più grande?
Rimpianti non ce ne sono, abbiamo fatto 180 minuti. Avremmo meritato di più, non siamo riusciti a segnare. Donnarumma è stato bravissimo, i rigori sono una lotteria. Radu e de Vrij avevano i crampi. Nessun rimpianto. Abbiamo fatto il massimo. L’unico rammarico è non essere riusciti a segnare nei 180 minuti.

Scettico riguardo al risvolto psicologico?
Non sono scettico assolutamente. Sono orgoglioso dei ragazzi per il cammino fatto. L’anno scorso siamo arrivati in finale, stavolta in semifinale. Ora siamo delusi, già da domani dovremo pensare alla Juventus.

Squadra stressata, sotto torchio per i tanti impegni?
Penso che siamo stati bravissimi, a parte il tiro di Kalinic abbiamo concesso poco al Milan. Il problema è che nei 180 minuti sono stati bravi a limitarci, non concedendoci gol. L’unico rammarico è la partita di Milano: se avessimo segnato, oggi avremmo avuto meno paura del gol. Ma sono fiero dei miei ragazzi, se la sono giocata con spavalderia nel doppio confronto. 

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