2014

Italia, Prandelli: “Le curve non siano ghetti”

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Stamani il quotidiano La Repubblica ha intervistato il commissario tecnico dell‘Italia Cesare Prandelli, il quale ha avuto modo di parlare dei giocatori azzurri in vista delle prossime amichevoli e del mondiale che si disputerà in Brasile nel mese di giugno: «Dopo l’amichevole con la Spagna del 5 marzo mi incontrerò col presidente Abete e faremo una serie di considerazioni. Non andremo in Brasile con l’argomento in sospeso. Ciclo fisiologico di 4 anni? Quello che dice Lippi potrebbe anche essere vero, ma non intendo affrontare ora questo tema. I bambini ormai mi chiedono soltanto del Mondiale. Esprimono un desiderio collettivo: essere orgogliosi di uno spettacolo bellissimo. Il piano per il Mondiale è partito. Con tre priorità: condizione fisica, prevenzione infortuni e recupero tra una partita e l’altra».

Queste altre parole di Prandelli riprese da calcionews24.com: «Codice etico? Mi sono stufato di questa storia. Io non penalizzo chi ha già scontato la punizione: il codice non è retroattivo. È un regolamento interno importante per la disciplina. Ma in Italia non si vogliono mai cambiare sul serio i comportamenti. Si preferisce sollevare polveroni sul nullaSiamo vecchissimi per mentalità, Uefa e Fifa ci costringeranno a cambiarla. Vorrei che la curva non si sentisse un ghetto: vorrei stadi col pubblico mischiato, in tutti i settori, magari con la maglia della squadra».

 

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