News

Provedel: «Chiamata di Mancini inaspettata, Immobile il miglior attaccante del campionato»

Pubblicato

su

Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha parlato dal ritiro della Nazionale a Coverciano in compagnia di Vicario: le sue dichiarazioni

Intervenuto dal ritiro di Coverciano, Ivan Provedel, in compagnia di Guglielmo Vicario, ha dichiarato:

CONVOCAZIONE – «Siamo qua da domenica sera, ci stiamo ambientando piano piano, ci stiamo conoscendo. Mi sto trovando molto bene. Quando ho saputo della convocazione non me l’aspettavo, avevamo avuto una brutta sconfitta in Europa League e quindi mi ha aiutato ad affievolire la delusione. All’inizio non me n’ero nemmeno reso conto, ora sto metabolizzando e sono felice».

GRUPPO AZZURRO – «Con Vicario in stanza sta andando bene, siamo vicini di casa come origini. Abbiamo anche qualche amico in comune quindi è stato semplice. La cosa che ho notato subito è l’entusiasmo in un gruppo che ha fatto qualcosa di importante, si vede che i ragazzi stanno molto bene tra di loro e per noi è più facile ambientarsi».

PRIMA VOLTA CON I GUANTI E PRIMA VACANZA – «A 6 anni ho indossato i primi guanti da portiere. In realtà io ho fatto l’attaccante fino ai 15 anni anche se volevo da sempre fare il portiere. Idoli? Non avevo poster in camera. Il mio idolo come portiere è Toldo, mi sono innamorato del ruolo dopo la semifinale di Euro2000 contro l’Olanda. Prima vacanza con gli amici? A 18 anni dopo aver preso la patente, siamo andati vicino casa. Cremonini è il mio cantante preferito, la mia canzone preferita è 50 Special. Il primo concerto è stato il suo».

CARATTERISTICHE IN COMUNE CON VICARIO – «Secondo me io e Vicario abbiamo caratteristiche in comune, poi dipende dalle richieste dei rispettivi mister. Alcuni concetti di base ce li abbiamo in comune essendo cresciuti ad Udine. Immobile è l’attaccante più imprevedibile della Serie A, per fortuna che ora ci gioco insieme. Lo stesso Raspadori è molto freddo sotto porta. Bonucci è il più simpatico dello spogliatoio. Gol in carriera? Il tecnico della Juve Stabia mi ha dato il permesso di andare a saltare e incredibilmente è successo. Essere papà è un’emozione indescrivibile, mi è cambiata la vita. Adesso sta crescendo, è la cosa più bella che c’è».

Exit mobile version