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Jessica Immobile: «E’ un orgoglio per Ciro vestire la maglia azzurra»

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Jessica Immobile si è concessa ad un’intervista dove racconta la sua estate con il marito Ciro e del possibile futuro in tv

Simpatica e spontanea, Jessica Melena, moglie di Ciro Immobile, è la regina dei social in casa Lazio. La compagna dell’attaccante biancoceleste si è raccontata ai microfoni della rivista Sono, partendo dalle vicende dell’estate appena trascorsa: «Giugno è l’unico mese in cui Ciro non ha allenamenti né partite. Ne approfittiamo per stare insieme. Quando poi lui da metà luglio e metà agosto fa la preparazione atletica, io cerco di far passare il tempo, anche se è difficile, e resto al mare con le bimbe o vado a trovare la famiglia. Quest’anno però l’ho raggiunto ad Auronzo di Cadore: vederlo da bordo campo mentre si allena aiuta. La mia quotidianità? Faccio la moglie e la mamma 24 ore su 24. Sono molto attiva su Instagram, dove sono seguita da circa 620.000 persone a cui mostro quello che faccio ogni giorno, ma con spontaneità e senza strafare e credo che sia questo a legarmi a chi mi segue. Anche se mantengo una certa privacy, perché lo ritengo giusto, mi piace questo confronto, e cogliere il lato positivo elle eventuali critiche. Se questo è un lavoro? Sì, i social rappresentano secondo me la migliore forma di pubblicità e fanno guadagnare bene. Più sei seguito e sei influente, più guadagni. Oggi è il mio lavoro principale. Un programma su Canale 5? Preferisco non parlarne al momento. Sinceramente non mi interessa la tv perché altrimenti l’avrei fatta prima. Per questo lavoro bisogna essere portati e poi avendo due bambine, se Dio vorrà di più, e una famiglia preferisco dedicarmi a loro. Il mio obiettivo primario è la famiglia. Un pensiero ce lo farei, ma tra il dire e il fare. Ballando con le stelle? Lì devi ballare abbracciata ad un uomo e mio marito non sarebbe d’accordo. È abbastanza geloso. Ciro dà importanza alla Nazionale? Vestire la maglia azzurra è una grande soddisfazione per tutti, soprattutto dopo il Mondiale mancato: gli si dà più valore. Per me, oltre che per lui, questo è motivo di orgoglio, di grande soddisfazione. Ciro e io abbiamo superato insieme il dolore per l’esclusione dell’Italia dai Mondiali. Come in tutte le esperienze negative della vita bisogna fare tesoro degli insegnamenti e andare avanti».

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