2014

Keita, l’Europa per convincere definitivamente Reja

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Alzi la mano chi non si è chiesto se con Keita in campo dal 1′ minuto (o perlomeno non negli ultimi 20′), il risultato contro il Catania non sarebbe stato diverso. Forse se lo chiede ancora lo stesso Reja perchè l’ ha lasciato fuori, ma quando ha deciso di far giocare Mauri probabilmente era convinto della sua scelta. Reja è fatto così si sa, tra il vecchio e il nuovo sceglie sempre quello che gli dà più garanzie, e spesso è proprio il vecchio. Non è una questione di coraggio, ma di mentalità. Tuttavia non si è un’eresia affermare che Keita è probabilmente l’unico giocatore della Lazio in grado di cambiare passo, di spaccare in due una partita. A Reja manca ancora qualche indicazione per essere definitivamente convinto a caricare il peso della squadra sulle spalle del giovane senegalese: a Verona, oltre il gol e l’assist, ne aveva lodato l’impegno soprattutto in fase di non possesso, quando veniva a ripiegare sulla linea dei terzini per dare manforte alla squadra.

Adesso il senegalese ha un’opportunità importante, quella contro il Ludogorets in Europa League: giovedì sera toccherà a lui e presumibilmente a qualche altro giovane come Perea, il compito di mettere al sicuro il passaggio agli ottavi di finale, per andare in Bulgaria a giocare un ritorno senza patemi d’animo. L’obiettivo di Keita però non sarà solo quello di battere il Ludogorets, bensì di convincere una volta per tutte il mister che lui è pronto per fare il titolare.

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