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La Lazio risponde all’agente di Keita: «Referti medici inequivocabili. Ci vuole professionalità dentro e fuori dal campo»
AGGIORNAMENTO ORE 16:30 – Continua il botta e risposta tra la Lazio, Keita e il suo entourage. Il club biancoceleste ha diramato un altro comunicato in risposta alle dichiarazioni di Calenda, agente del senegalese: «In riferimento alle dichiarazioni del procuratore di Keita, Roberto Calenda, la società tiene a sottolineare come i referti medici siano inequivocabili e non consentano alcun tipo di interpretazione. La S.S.Lazio non ha alcun bisogno di recuperare il consenso dei tifosi attraverso le vicende di Keita, ma ha bisogno che i propri giocatori dimostrino, non con le parole ma con i comportamenti ed i fatti, la loro professionalità dentro e fuori dal campo».
Caso Keita rientrato? Tutt’altro non sembra placarsi la polemica legata al giovane senegalese. Prima Inzaghi, poi Peruzzi, infine la società si sono pronunciati sulla vicenda che anche il calciatore stesso si è sentito in dovere di commentare.
A prendere le difese del Baldè giovane ci ha pensato l’agente Roberto Calenda che poco fa ha diramato un comunicato stampa: «Il comportamento dei dirigenti della Lazio è inspiegabile, invece che tutelare un loro patrimonio ne mettono in discussione la parola scatenando un processo pubblico contro il giocatore. Keita si è fatto male in allenamento. Purtroppo né Peruzzi né i suoi 5 membri dello staff sanitario hanno avuto l’accortezza di accompagnare Il giocatore in clinica dove i medici, terminato l’ esame strumentale, gli hanno detto di rimanere a riposo per alcuni giorni visto il leggero trauma distorsivo al ginocchio. Keita potrebbe rientrare in gruppo in settimana per prepararsi alla prossima partita con la Juventus. Il problema è che l’allenatore ha deciso misteriosamente di non proteggere il suo giocatore ma di attaccarlo pubblicamente mettendone in dubbio la parola. In più si è aggiunto l’attacco dell’addetto stampa che invece che cercare di sistemare ha rincarato la dose. Keita non ha disertato nulla visto che non è stato convocato per infortunio e dal momento che non ha saltato alcun allenamento presentandosi regolarmente per fare terapie. Il risultato è: tutti contro Keita, ingiustamente! La realtà invece dice che il calciatore, da professionista qual è, non intende mancare di rispetto a nessuno. Certo non può nemmeno giocare se ha male al ginocchio. In conclusione Per Keita non ci sono trattative in corso. Per cui lui non ha alcun motivo per non giocare. Anzi, vuole scendere in campo perché nonostante la differenza di vedute , lui alla Lazio tiene e anche tanto. Per questo dico che una società dovrebbe aiutare il suo attaccante invece che attaccarlo pubblicamente con il solo scopo di recuperare il sostegno di tifosi delusi e amareggiati ed in continua protesta.»