2014

Keita prende per mano la Lazio e affonda il Cagliari

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Il clima in casa Lazio è rovente, la contestazione è sempre più pesante e Reja prova a concentrare i suoi sull’obiettivo Europa League. La strada per il sesto posto passa però per Cagliari, ed i biancocelesti per l’occasione si presentano con il 4-3-3 senza Candreva squalificato, ma con Keita e Lulic sugli esterni. Risponde Lopez affidando il peso offensivo sardo a Ibarbo e Nenè.

PRIMO TEMPO – Passano pochi minuti e gli ospiti entrano subito in possesso del pallino del gioco. I cagliaritani concedono spesso l’uno contro uno sulle corsie esterne, con Lulic e Keita che appaiono sin da subito in stato di grazia, e vanno in difficoltà. E’ proprio il numero 19 a siglare il gol del vantaggio proprio al 19′ minuto, bucando Avramov sotto la traversa dopo un assist geniale di Gonzalez. Dopo il gol, la Lazio inizia a gestire la gara, senza mai essere seriamente impensierita dalle offensive avversarie. Anzi, i biancocelesti possono recriminare anche per un fallo di Rossettini su Keita lanciato a rete non sanzionato dal direttore di gara.

SECONDO TEMPO – Lopez inserisce Ibrahim al posto di uno spento Cossu, ma la sostanza non cambia. I biancocelesti però con il passare dei minuti diminuiscono il ritmo ed i rossoblu trovano coraggio alzando il proprio baricentro, anche se non procurano grandi grattacapi a Marchetti. Il momento chiave della gara arriva al 67′ quando Biglia stende in area Vecino, per il signor Errati è calcio di rigore. Vibranti le proteste dei capitolini, che recriminano per un fallo di mano di Ibarbo a inizio azione e che costano il cartellino giallo a Radu e Gonzalez. Pinilla, entrato da poco, si incarica della battuta, ma l’attaccante sardo manca clamorosamente la porta. E così, come spesso accade nel calcio, al gol mangiato segue il gol subito: ripartenza micidiale di Klose, il tedesco lancia Keita e il giovane ex Cantera sigla il raddoppio laziale. Nel finale l’espulsione di Conti al 75′ spegne definitivamente i padroni di casa ed è da registrare solamente qualche altro ottimo spunto di Keita che sfiora pù volte il terzo gol. Dopo tre minuti di recupero e gli ingressi di Onazi, Felipe Anderson e Mauri, finisce la partita.

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