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Klose chiede più cross: contro il Chievo ne sono arrivati 40

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Una settimana fa, subito dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro la Juve, il centravanti della Lazio Miro Klose aveva lanciato l’allarme: “Da quattro anni e mezzo (ossia da quando si è trasferito in biancoceleste, ndr) sono abituato ad avere pochi palloni per segnare. Se siamo già in vantaggio bisogna crossare e avere almeno 2-3 giocatori in area. Noi non crossiamo mai, forse abbiamo paura di sbagliare e ricevere i fischi dello stadio”. Studia già da tecnico, il tedesco. Che ha posto in evidenza le difficoltà della Lazio in fase di costruzione della manovra.

LAZIO GUARITA DAL “MAL DI CROSS” – Contro la Juve la squadra di Pioli ha chiuso con zero tiri in porta e appena 13 cross, tutti totalmente inefficaci. Troppo poco per un quarto di finale di Coppa, in cui la Lazio si giocava gran parte delle sue chance di conquistare l’obiettivo Europa. Le parole di Klose hanno risuonato forte e chiaro all’interno dello spogliatoio e, a giudicare dalla successiva partita con il Chievo, sono state anche recepite dai suoi compagni. Già, perché nell’ultima gara di campionato – anche se Klose è partito dalla panchina – la Lazio ha chiuso addirittura con 40 cross, di cui 8 andati a buon fine. In questo turno di serie A solo l’Udinese (41 totali, 11 efficaci) è riuscita a fare meglio, mentre a seguire ci sono Verona (28), Inter (25) e Frosinone (25). Le tre peggiori, invece, sono Milan (11), Roma (8) e Napoli (6): c’è da dire che la squadra di Sarri riesce comunque a sopperire abbastanza bene (eufemismo) all’assenza di cross. Per la Lazio è un po’ diverso. Perché mentre il Napoli ha Higuain, che con 21 reti ha segnato da solo praticamente quanto tutta la rosa biancoceleste (29 gol in questo campionato), la squadra di Pioli in Serie A ha potuto contare sull’apporto dei suoi tre centravanti – Klose, Matri e Djordjevic – in sole 5 occasioni complessive.

CANDREVA, IL “CROSSATORE SERIALE” – Anche per questo i capocannonieri sono due centrocampisti: Candreva a quota 6, seguito da Felipe Anderson a 5. Ecco perché sfornare bei cross diventa decisivo per la pericolosità delle azioni d’attacco della Lazio. Dei 40 serviti contro il Chievo, ne sono arrivati 7 da Lulic, 8 da Keita e ben 10 (4 a buon fine) sono arrivati proprio da Candreva. Nell’ultimo turno di Serie A nessuno è riuscito a fare meglio, solo Widmer dell’Udinese ha fatto altrettanto. È da 8 partite consecutive che l’esterno azzurro chiude la sua partita come miglior crossatore laziale e in generale gli è successo in 12 delle 17 presenze accumulate finora in campionato: il record personale lo ha stabilito nella gara con la Sampdoria con addirittura 21 cross, 6 dei quali arrivati a destinazione. Una continuità che gli ha consentito di piazzarsi al terzo posto nella speciale classifica per “media cross efficaci a partita” di questa serie A: il primo è Alejandro Gomez dell’Atalanta a quota 2, segue Federico Viviani del Verona a 1,9 e poi c’è Candreva, insieme a Alex Telles dell’Inter e Paulo Dybala della Juventus a quota 1,8. A Klose questi numeri faranno certamente piacere. 

Fonte: Repubblica.it

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