Klose, nuovo asso nella manica per Pioli

Gioca Klose. Anzi no, resta in panca, la punta sarà Djordjevic.  Come riporta Il Corriere della Sera in realtà il tedesco ha molte chance di partire dall’inizio nella delicata trasferta di domani sera a Verona contro l’Hellas, cioè il possibile trampolino della Lazio per la Champions. Ma non è questo il tema centrale, quello con il centravanti serbo non è un vero e proprio ballottaggio, sembra più un progetto di staffetta. È che da titolare o da riserva cambia poco, Miro si tiene stretto il suo ruolo di guastatore di lusso, un turbo da innestare a disposizione della Lazio di Pioli. Proprio come si è visto contro il Toro: il tedesco entra nel secondo tempo, passano 15’ e fa la differenza. Non importa più il quanto, a 36 anni importa solo il come. I patti sono chiari, abbozzati in fase di rinnovo, raffinati ad inizio stagione e calibrati sul modello Germania, lo squadrone con cui Klose, unico attaccante di ruolo tra i convocati di Loew, ha vinto il mondiale da protagonista giocando certamente non sempre, ma sempre bene. Due numeri: delle sette partite disputate in Brasile dalla Nazionale tedesca Miro ne ha giocate cinque (ha saltato Portogallo nel girone e Algeria agli ottavi) e nemmeno una dall’inizio al triplice fischio. Alla fine, con due reti all’attivo e a record di goleador mondiale frantumato in faccia all’allora detentore (Ronaldo), Klose era il più acclamato dai tifosi nel Maracanà mentre esultava con la coppa in mano davanti al compagno di Lazio Lucas Biglia. Cioè: eroe tra gli eroi anche se, dei circa 700 minuti totali dalla Germania, Klose ne ha giocati appena 304. Fiato corto? Macché, è solo questione di tattica. La stessa che ha deciso di adottare Stefano Pioli, insomma. Perché Miro Klose è, sì, una grande risorsa per la Lazio. Che però, per l’età non più verdissima, ha bisogno di essere ottimizzata per una miglior resa. Così si spiega il perché dei «soli» 232 minuti (su 720 a disposizione) giocati finora dal tedesco in campionato, un impiego part-time che aveva fatto pensare alla possibilità di un ritorno di Miro (smentito dalla società) laddove tutto cominciò, al Kaiserslautern. Fino al gol che ha svelato il ruolo da titolare: così è tornato kaiser.