2015

Klose, un cognome che fa rima con bomber: un gol Miro… E due il figlio

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La differenza tra il dolore e la felicità, nella pancia dell’Olimpico, sta nelle persone che ti accompagnano fuori dallo stadio. Marco Parolo, che ancora doveva scoprire di avere una costola rotta, faceva fatica a camminare da solo; Miroslav Klose, invece, in una mano aveva quella di Noah, nell’altra quella di Luan. Noah e Luan hanno dieci anni, sono gemelli, giocano nella scuola calcio della Lazio e hanno un cognome da campioni del mondo. Papà Miro, dopo aver segnato il gol del 2-0, è andato a esultare proprio sotto il parterre della tribuna Monte Mario: sapeva che li avrebbe trovati lì. Miro sapeva anche che Noah, ieri mattina, nel derby categoria Pulcini 2005 aveva segnato una doppietta alla Roma (decisiva per il 4-3 finale), e quindi voleva festeggiare e nello stesso tempo farsi perdonare per non essere stato sulle tribune, come aveva fatto invece papà Totti a Trigoria per il baby-derby di Cristian.

DOPPIA CIFRA – C’è il derby, nel destino della famiglia Klose. Quello dei grandi, almeno fino al 24 maggio, si giocherà a distanza, e Miro a parole sembra Pioli, che smorza gli entusiasmi e pensa sempre alla partita successiva: «La sfida con la Roma? Guardiamo gara dopo gara, siamo felici per il secondo posto, ma è ancora dura. Bisogna continuare con questo atteggiamento». L’atteggiamento, di Klose, è un esempio per tutti: il 9 giugno, due giorni dopo la finale di Coppa Italia, Miro compirà 37 anni, eppure si allena ancora con l’entusiasmo di quando ne aveva 20. Quando Djordjevic era il titolare, reclamava più spazio: poi, dopo l’infortunio del serbo, la stagione è cambiata da così a così. La società non è intervenuta sul mercato, puntando sul ragazzino Klose, che ha ripagato tutti: da Lazio-Milan, giorno del crac di Djordjevic, nove partite da titolare su dieci in campionato (fuori dal 1’ solo con il Sassuolo), tre su tre in Coppa Italia. Nono gol del 2015 tra campionato (sette) e Coppa Italia (due), decimo complessivo in A: quattro stagioni in Italia, tre chiuse in doppia cifra.

IL BRASILE CHIAMA – Ce ne sarà una quinta, con la Lazio? Miro ci sta pensando: l’accordo c’è già, ora è tutto in mano a Klose. Che non aspetterà giugno per dare una risposta e conta di definire il suo futuro entro fine mese. All’estero lo reclamano: non solo Bundesliga e Major League, l’ultima (faraonica) offerta è arrivata da San Paolo, Brasile. Si sono innamorati di Miro pure lì, dove la Germania ha lasciato il segno per sempre.

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