2013
Kozak tra cuore e ragione: “Combatto da sempre, ma qui mi vogliono bene”
Capocannoniere in Europa con dieci reti totali, nessun gol in campionato. E’ la strana stagione di Libor Kozak che quest’anno nonostante le prestazioni in Europa League, ha deluso soprattutto per quel che riguarda le partite di Serie A in cui non è riuscito a esprimere il suo potenziale. Un futuro tutto da scrivere quello del gigante ceco che, però, gode della stima di Lotito che non vorrebbe privarsene. Lo Sporting Lisbona sembra aver scelto proprio lui come futuro riferimento offensivo, ma strapparlo ai biancocelesti non sarà facile. Eurosport ha realizzato un’intervista proprio al diretto interessato: Libor Kozak.
Capocannoniere dell’Europa League ed a secco in campionato, come puoi spiegarlo?
Non so perchè questo avvenga, io do sempre il massimo in tutte e due le competizioni, cercando di mettermi nelle migliori condizioni di segnare. Fin ora è sempre andata meglio in Europa, ma manca qualche partita alla fine e spero di segnare anche in campionato.
La tua carriera inizia ad Opava, ma non sei sempre stato attaccante..
Ho giocato in tutte le posizioni. A dieci anni ho cominciato come centrocampista, poi come terzino e a 14 anni facevo il difensore centrale. Poi, da un giorno all’altro, l’allenatore mi mise in prima squadra davanti e feci subito gol, nella partite successive ho segnato 9 gol a da lì mi è cambiata la posizione.
Nel 2008 il passaggio alla Lazio. Un grande salto?
E’ avvenuto tutto in maniera molto veloce. Certo ero molto contento, è stata una grandissimi sensazione, ma d’altra parte avevo molta paura perchè non ero mai uscito di casa. In un paese piccolo come il nostro, non ero abituato alla grande città.
Giochi con un campionae come Klose e la concorrenza è sempre alta per te..
Io sto combattendo da tre-quattro anni qua. E’ normale. Sono molto soddisfatto di essere sempre qua. La società, l’allenatore, mi hanno sempre voluto bene e voluto tenere qua e questo mi dimostra che contano su di me.