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L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Nella stagione dei fallimenti, l’unico obiettivo resta il derby

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Era tanto difficile giocare così anche contro lo Sparta Praga? A differenza di quanto successo dopo l’eliminazione in Europa League, la Lazio reagisce e strappa un punto su un campo difficile. Inspiegabile come a distanza di pochi giorni, possano cambiare l’atteggiamento la voglia e la grinta, come se ai calciatori fosse sconosciuta l’importanza del match di giovedì. Soltanto un passaggio del turno poteva dare ancora credito a squadra tecnico e società, invece non hanno resistito all’ennesima pessima figura. L’1-1 di ieri non risolve niente, anzi complica soltanto di più le cose: rimanda un esonero ormai certo di Pioli e lo proietta al suo quarto derby (fino ad’ ora due sconfitte ed un pareggio). I propositi non sono certo dei migliori.

FALLIMENTO TOTALE – Inutile adesso dire per 14 giorni che la stracittadina è la partita dell’anno, perché è già accaduto con il Bayer Leverkusen prima e lo Sparta Praga poi, ed i risultati si sono visti. La squadra ormai non ha più la fiducia dei proprio tifosi, così come non ce l’ha il tecnico. Una vittoria contro il Milan poteva riaprire uno spiraglio per il sesto posto, ma sarebbe comunque stato difficile conquistarlo. Ora la distanza con i rossoneri è di 7 punti a 8 giornate dalla fine; meglio non continuare ad illudersi, anzi, in questo finale di campionato, che si inizi a lavorare per il prossimo anno, magari lanciando qualche giovane.

“E SE ARRIVA SINISA E SE ARRIVA SINISA…” – Se si pensa a due allenatori sicuri di cambiare aria la prossima estate, la mente va inevitabilmente a Pioli e Mihajlovic. Nemmeno 8 vittorie da qui alla fine, con conseguente piazzamento europeo, salverebbero l’ex tecnico del Parma che in questa stagione ha fallito tutto quello che poteva fallire, mentre Sinisa in caso di successo in Coppa Italia, potrebbe strappare la tanto discussa riconferma; ammesso che voglia essere riconfermato.
Le dichiarazioni di ieri sera fanno intuire che in pentola sta bollendo qualcosa; il rapporto tra il serbo e il presidente Berlusconi non è mai decollato, quindi a giugno le due strade potrebbero dividersi. La Lazio per lui sarebbe come tornare a casa e come detto ripetutamente, allenarla rappresenterebbe un sogno. Pioli ormai è con le valigie in mano, Sinisa aspetta solo di chiuderle. Chi vivrà vedrà, ma un volo diretto Milano Malpensa-Roma Fiucimino sembra essere sempre più probabile, ammesso che già non ci sia stato.

SOLO UNA GIOIA – Nella stagione in cui niente è andato come doveva, il minimo che si possa fare è conquistare il primato cittadino. Lo stadio sarà interamente deserto o quasi, le due curve continueranno la loro battaglia contro il Prefetto Gabrielli, lasciando i settori vuoti così come successo nella gara di andata. La Lazio non ha più niente da chiedere a questo campionato, se non la vittoria di un derby. Quella partita che per i calciatori forse è una delle tante, ma per i tifosi è l’unica che conta. In parecchi a giugno svuoteranno il loro armadietto di Formello, altri rimarranno per altri anni e di Lazio-Roma ne giocheranno ancora molti. Dire che questo è il match dell’anno vedendo i precedenti sarebbe inutile, ma se vi è rimasto un briciolo di orgoglio, domenica 3 aprile è l’ultima occasione per metterlo in campo.
Tecnico, squadra e società, prima di salutarvi regalateci una gioia. Solo una gioia.

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