2015

L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Tutto su Chievo Lazio…

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Al peggio non c’è mai fine e cosi dopo Leverkusen, la Lazio crolla anche sotto i colpi del Chievo, 4-0 il risultato finale che poteva anche assumere dimensioni maggiori. Pioli abbandona il 3-4-3 che in Germania ha avuto risultati pessimi per il più collaudato 4-3-3. Rispetto a mercoledi cambia un uomo per reparto, rinuncia alla grinta di Mauricio per affidarsi alla tecnica di Gentiletti, poi a centrocampo dentro Cataldi per Onazi, mentre in avanti Kishna rilega per la seconda volta consecutiva in campionato Felipe Anderson. Risponde Maran con un 4-3-1-2, ago della bilancia per clivensi Walter Birsa che fa da raccordo fra centrocampo e attacco, passano dai suoi piedi tutte le trame offensive del Chievo.

Parte subito forte la Lazio con Candreva che sfrutta la rapidità di Keita, ma la spagnolo si fa ipnotizzare da Bizzari, il pallone torna sui piedi del numero 87 che spara alto. Al 12′ minuto è il Chievo a passare, Meggiorini si stacca dalla marcatura di Gentiletti si libera bene al limite dell’area e fa partire un sinistro che carambola proprio addosso al numero 18 laziale, non può nulla Berisha. 
Troppo lenta e parecchio prevedibile la squadra di Pioli che non riesce mai ad essere pericolosa dalle parti di Bizzari, al contrario invece il Chievo mette il piede sull’accelleratore e raddoppia con una grande giocata di Meggiorini che aggancia di tacco un pallone destinato al fondo messo in mezzo da Gobbi e mette in mezzo per Paloschi che tutto solo batte Berisha.
Allo scadere della prima frazione arriva anche il 3-0 di Birsa, gran gesto tecnico del giocatore ex Milan che la mette sotto l’incrocio, Berisha prova a prenderla ma non può evitare il gol.

Pioli cerca di salvare il salvabile e lascia negli spogliatoi Basta e Lulic facendo esordire in Serie A Patric e Morrison, passando ad un più offensivo 4-2-3-1 con Morrison ad agire alla spalle di Keita. Dopo 15 minuti della ripresa Pioli si gioca il terzo cambio facendo entrare Felipe Anderson che sostituisce uno spento Candreva. Il corso della partita però non cambia, è sempre più dominio Chievo che passa ancora con Paloschi che però si vede negare la gioia della doppietta personale dall’assistente, solo rimandato però il secondo gol della serata per l’attaccante scuola Milan che al minuto 68 trafiggge ancora Berisha. La Lazio prova una reazione di nervi per provare a salvare almeno l’orgoglio ma non ci riesce, Pioli e la squadra escono con le ossa rotte e con 7 gol al passivo e nessuno all’attivo dalla settimana più importante della stagione. Adesso ci sarà la sosta, che dovrà restituire alla Lazio la solidità e la cattiveria che l ha resa grande.

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