2015

L’analisi tattica: cambi decisivi e Cataldi illumina

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I quattro tenori per spaventare il Cagliari, Cataldi e Keita per piegarlo. Si vince con i cambi e la Lazio possiede una panchina ricchissima. Risorse e qualità in soccorso di Pioli, illuminato nella lettura della partita. Se la vivacità e gli scatti di Keita hanno prodotto la scossa tradotta negli episodi decisivi del raddoppio di Biglia e dell’espulsione di Diakitè, è stato fondamentale l’ingresso di Cataldi. L’ex capitano della Primavera ha permesso alla Lazio di controllare meglio la partita e di far respirare il centrocampo. Lo testimoniano le cifre: 20 passaggi per Danilo con un margine di errore ridottissimo. Nessuno ha avuto il 90 per cento di precisione nella distribuzione del gioco. E’ entrato subito nella manovra, si è preso le responsabilità condividendo la regia con Biglia: 26 tocchi per Danilo rispetto ai 40 di Mauri e ai 32 di Candreva che hanno giocato il doppio dei minuti. Cataldi ha creato un’occasione da gol e ha recuperato 6 palloni, permettendo a Parolo (ammonito) di gestire meglio e accompagnare di più l’azione offensiva della Lazio nell’ultima mezz’ora.

Klose mediano – I quattro tenori non erano nella giornata migliore, ma si sono sacrificati e hanno corso, permettendo alla Lazio di mantenere gli equilibri tattici e di chiudere con il 60% del possesso palla. Mauri ha servito l’assist a Klose. Micidiale il tedesco. Un tiro e un gol. Miro è stato fondamentale per cucire il gioco e aiutare Biglia e Parolo, che nel primo tempo hanno sofferto il pressing del Cagliari. Il grafico in pagina riproduce le posizioni medie tenute in campo dai giocatori, confermando la sensazione emersa durante la partita. Come riporta Il Corriere dello Sport, Klose ha segnato giocando di fatto da mediano. Classe e sacrificio. Tornava indietro per contrastare, per spizzare di testa sui rilanci, per garantire un appoggio di palla ai terzini. Come si evince dalla fotografia della formazione, Pioli ha provato a sfruttare gli scatti e le accelerazioni di Felipe Anderson. Voleva colpire il Cagliari con l’attacco alla profondità. Il brasiliano, sino a quando non è entrato Keita, è stato il giocatore più avanzato della Lazio, che teneva Mauri e Candreva in posizione centrale, provando a sfondare per linee esterne con Basta e Braafheid.

Muro De Vrij – Positivo il ritorno dell’olandese in una partita ufficiale dopo quattro mesi. Bene l’intera linea difensiva. La Lazio ha concesso al Cagliari, che di solito produce diverse occasioni, soltanto il gol di Sau. Marchetti ha piazzato una prodezza decisiva sul calcio di punizione di M’Poku e poi si è dovuto arrendere, interrompendo l’imbattibilità che durava da 474 minuti, sul tiro toccato da Mauricio. Nelle precedenti tre trasferte la Lazio non aveva incassato neppure un gol. Mauricio è stato sfortunato sul gol di Sau, ma si è dimostrato ancora una volta affidabile. Ha giocato per settanta minuti sul filo dell’espulsione senza mai rischiare il secondo giallo. Invalicabile De Vrij: 4 contrasti, 6 respinte, 12 palloni recuperati. L’olandesone ha alzato il muro. Con l’Empoli mancheranno per squalifica Basta e Mauricio, difficile il recupero di Radu. Toccherà all’ex capitano del Feyenoord blindare la difesa.

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