2013
L’AVVERSARIO – Il Genoa di Gasperini in cerca d’identità
STORIA – Dici Lazio – Genoa e subito viene in mente Stefano Mauri. Il capitano della Lazio era in campo nell’ultima imposizione biancoeleste all’Olimpico e proprio per quella partita è stato al centro di un intenso caso di calcioscommesse, che lo ha portato a scontare una squalifica che in molti ancora ritengono ingiusta. Esulando dai contesti giudiziari, Lazio – Genoa è di gran lunga una delle partite di cui si è parlato di più nell’ultimo periodo e se si vanno a vedere i precedenti ci si accorge che la squadra di Petkovic non vince con i rossoblu all’Olimpico dal 2011 e nei due successivi campionato ha sempre perso, quando per 2-1 con un gol in extremis di Kucka, quando uno a zero castigata da Borriello. Il bilancio dei confronti a Roma vede però la Lazio in vantaggio, ventidue vittorie a cinque e sedici pareggi nelle quarantatré partite disputate.
POSSESSO PALLA – Se si mettono a confronto le due squadre si vede come, se da una parte la Lazio è una delle squadre in Serie A che tira di più, il Genoa soffra un po’ prima di arrivare alla conclusione in porta, forse vittima ancora del non completo inserimento di alcuni giocatori in rosa, e di certo se Preziosi cambia quindici giocatori a sessione il problema si ripresenterà anche in futuro. Il Genoa è una delle compagini in Italia che fa più fatica in fase di possesso palla, non riesce a far fraseggi in mezzo al campo anche perché non ha poi grandissimi palleggiatori, eccetto Lodi che però non sembra ancora quello di Catania. Il vero punto di forza della squadra di Gasperini è senza dubbio la difesa, che magari alle volte può farsi trovare impreparata ma ha in Gamberini, Portanova e Manfredini tre leader difficili da trovare in una compagine in lotta per la salvezza (e Portanova tra l’altro è anche un noto tifoso biancoceleste).
IDENTITA’ – Gasperini è subentrato a campionato in corso a Liverani e ancora non si vede del tutto la sua mano nella squadra, in cerca di una vera identità. I segni del tipico 3-4-3 (alla bisogna anche 4-5-1) del Gasp si notano solo in fase di attacco quando le ali si sganciano e riescono a coprire tutta la fascia per poi metterla in mezzo: non a caso l’asse Marchese – Gilardino può essere uno dei più prolifici della Serie A. E proprio Gilardino sarà da tenere d’occhio, perché si tratta di uno dei migliori attaccanti degli ultimi anni: non sai mai se è in giornata o no fino a quando non lo trovi ad esultare dopo aver segnato, è un killer che fa del colpo di testa e dell’imprevedibilità un’arte. Tanto spietato in casa quanto fragile in trasferta, il Grifone deve iniziare a trovare continuità per puntare alle zone meno calde della classifica. Gli ingredienti ci sono, basta saperli usare.
PROBABILE FORMAZIONE GENOA (4-5-1): Perin, Antonini, Portanova, Manfredini, Marchese, Centurion, Biondini, Bertolacci, Matuzalem, Antonelli, Gilardino. A disposizione: Bizzarri, Donnarumma, Gamberini, Sampirisi, Kucka, Sturaro, De Maio, Fetfatzidis, Cofie, Stoian, Konatè. Allenatore: Gian Piero Gasperini