L'AVVERSARIO - L'altalenante Parma di Cassano - Lazio News 24
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2013

L’AVVERSARIO – L’altalenante Parma di Cassano

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PRECEDENTI – Se si parla di Parma – Lazio vengono in mente le due squadre che negli anni novanta hanno dato uno scossone all’establishment del calcio italiano, quelle due formazioni che grazie alle spese (rivelatesi scellerate) dei propri presidenti hanno dominato la scena per larghi tratti in Europa e in Italia. Si parla di Parma – Lazio e si parla anche di Mauro Zarate, visto che è stato l’argentino a firmare l’ultima vittoria biancoceleste al Tardini nel 2009-2010: Maurito fu il man of the match e siglò il definitivo 2-0 dopo il vantaggio di Stendardo. Curiosamente in Serie A queste due compagini si sono incontrate per la prima volta nel 1990-1991 e nei ventidue match giocati nella massima serie si registrano sei pareggi, undici vittorie parmensi e cinque successi della Lazio. L’anno scorso le due dettero vita a un mesto zero a zero mentre l’anno prima Floccari da ex regalò i tre punti ai ducali.

ASSETTO – Il Parma è una squadra strana, anche se questo aggettivo può voler dire tutto e non voler dire nulla. Il modulo di gioco è il rodato 3-5-2 firmato Donadoni, l’ex ct della nazionale ha dato un’ìimpronta a questo Parma e ha saputo gestire un bel mix tra giocatori d’esperienza e giovani che si affacciano al grande calcio. Poi c’è l’arma in più, che è un attacco che in poche squadre possono permettersi tra quelle di media classifica: passi che Amauri ha dei blackout clamorosi, ma è un gran attaccante, così come Biabiany in fase offensiva è incontenibile; e poi c’è lui, Antonio Cassano, una vita in bilico tra genio e sregolatezza e quel vizio del gol alla Lazio che difficilmente è riuscito a lasciar da parte nella sua carriera. Fantantonio potrebbe essere infatti quel fattore determinante nella partita, una specie di bug nel sistema che con una giocata può far diventare uno zero a zero scritto una vittoria inaspettata. Se non l’avete capito, nonostante l’età avanzi, il barese rimane sempre il pericolo maggiore.

FORMAZIONE – Non c’è Paletta, che è ancora infortunato e si iscrive alla lista dei lungodegenti misteriosi della Serie A, ma comunque il trio formato da Lucarelli, Felipe e Cassani (quest’ultimo seppur adattato al centro) rimane un terzetto niente male, nonostante quest’anno sia arrivata qualche sbavatura di troppo. Il centrocampo ha cervello e dinamicità e soprattutto ha riscoperto il miglior Parolo: l’ex Cesena sta vivendo una stagione da protagonista e per lui si è parlato anche di nuova convocazione in nazionale. L’attacco, come detto, ha un gran potenziale ma le caratteristiche di Amauri cozzano con quelle della difesa laziale, si vedrà molto probabilmente un bel duello. Donadoni può puntare anche su Cassano, che come abbiamo visto è davvero il coniglio nel cilindro.

PROBABILE FORMAZIONE PARMA (3-5-2): Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe; Biabiany, Marchionni, Gargano, Parolo, Gobbi; Amauri, Cassano. Allenatore Roberto Donadoni.

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