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2013

L’AVVERSARIO – L’Atalanta e il rodatissimo 4-4-1-1 di Colantuono

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PRECEDENTI – Domani la Lazio sarà impegnata sul campo dell’Atalanta, in uno stadio che nelle ultime due stagioni ha portato molto bene alla squadra bianconceleste, capace di vincere 2-0 e 1-0 nelle più recenti apparizioni all‘Atleti Azzurri d’Italia. Il bilancio laziale in trasferta con la Dea è comunque negativo, dato che la Lazio ha perso ben diciotto volte a fronte delle sole sette imposizioni (quasi tutte dal 1996 ad oggi) e ha pareggiato venti volte, l’ultima uno zero a zero datato 2006-07. Giocare a Bergamo non è facile, l’Atalanta in casa ha il sostegno del suo pubblico, notoriamente molto caldo, e basa gran parte delle sue fortune proprio sui match casalinghi. Andiamo a vedere come potrebbe giocare la squadra di Stefano Colantuono, che, per inciso, ha sempre perso nei due precedenti con Vladimir Petkovic.

MODULO – L’Atalanta arriva dai festeggiamenti, seppur molto sobri, per il suo compleanno dato che in settimana si sono celebrati i centosei anni dalla nascita dell’Atalanta Bergamasca Calcio. Colantuono farà affidamento sul suo rodatissimo 4-4-1-1 che aveva provato a mettere da parte a inizio stagione ma il rendimento ondivago di Livaja e la nuova esplosione di Maxi Moralez hanno convinto il tecnico romano a rispolverare uno dei moduli più azzeccati di tutta la Serie A, infatti la simbiosi tra i giocatori atalantini e il 4-4-1-1 è stupefacente. Le fasce sono il fulcro del gioco atalantino, si parte dai terzini e si arriva agli esterni di centrocampo, vere e proprie ali in fase d’attacco, ma non lasciatevi ingannare solo dalle zone laterali perché nel mezzo l’Atalanta sa gestire il pallone. Il regista del centrocampo è Cigarini, il quale forse paga una carriera da sottovalutato cronico visto che ha caratteristiche da tessitore della manovra nerazzurra e da lui passano molti palloni.

INDIVIDUALITA’ – Accanto a Cigarini giocherà Carmona, e loro due sono un po’ il diavolo e l’acquasanta: tanto elegante e sontuoso l’uno quanto grintoso e frangiflutti l’altro, i due infatti formano una coppia inossidabile e la Lazio dovrà riuscire a valicarla indenne… Come non parlare poi di Bonaventura e Raimondi, il primo è uno dei giocatori italiani migliori nel suo ruolo, forse secondo solo a Candreva, mentre Raimondi vive una seconda giovinezza da quando è tornato ad agire più avanti e non da terzino come all’inizio della sua carriera in A. A proposito di fiesa troviamo un ex come Stendardo, che con Lucchini forma una coppia granitica in mezzo. Le disattenzioni non sono affatto all’ordine del giorno ma comunque l’esperienza di Klose potrebbe essere un’arma in più unita alla freschezza di Hernanes e Anderson. Chiudiamo con l’attacco atalantino, dove regna sovrano German Denis: el Tanque ha trovato la giusta sintonia con el frasquito Moralez e continua a smentire chi a inizio stagione – come da due anni a questa parte – dice “Dai, quest’anno non è l’anno di Denis” e puntualmente l’argentino va in doppia cifra e soprattutto fa un lavoro sporco utilissimo per la squadra. Ecco di Denis ci sarà da preoccuparsi così come dell’agiilità di Maxi contro due centrali non certo scattanti come Ciani e Cana. Questa di seguito dovrebbe essere la probabile formazione della Dea.

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Stendardo, Brivio; Raimondi, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. A disposizione: Sportiello, Scaloni, Canini, Yepes, Brienza, Nica, Kone, De Luca, Baselli, Marilungo, Livaja. Allenatore: Colantuono.

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