2013

L’avvocato di Zarate: “Vogliamo la rescissione e il risarcimento. Qui si tratta di mobbing”

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A Radio Manà Manà è intervenuto Tommaso Marchese, l’avvocato di Zarate. Il legale della punta della Lazio ha dichiarato: Abbiamo chiesto la rescissione del contratto ed il risarcimento pari al 20% del suo stipendio lordo annuo. noi abbiamo chiesto di rinunciare alle ultime due mensilità e al risarcimento per poter essere svincolati. La Lazio ha formulato una controproposta che noi non abbiamo ritenuto idonea: la stipulazione di una clausola rescissoria onerosa pari all’importo di 5-6 milioni di euro. La troviamo non praticabile perchè un club che ingaggia oggi il calciatore farebbe una scommessa, visto che è inattivo da parecchio tempo. Tutto però è accaduto con cordialità”.

L’avvocato ha poi proseguito: “Siamo nell’ambito del diritto sportivo ed essendo legati ad un vincolo di giustizia si ripresentano gli elementi comuni ad una fattispecie di mobbing e cioè che un giocatore venga messo fuori rosa senza il rispetto di una determinata procedimentalizzazione. Si parla di lavoratore subordinato anche se il caso è particolare. Esiste un diritto altresì del calciatore ad eseguire la prestazione. Ho portato diversi altri esempi a riguardo come Manfredini, Pandev o Mutarelli. In conclusione posso dirvi che la persona giuridica S.S. Lazio si è resa protagonista di una violazione dell’Accordo Collettivo Nazionale senza nemmeno mettere in atto un procedimento avvisale”.

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