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L’ex Monelli: “La Lazio ha reagito. Ora è importante inanellare risultati positivi”

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L’ex attaccante della Lazio Paolo Monelli, che ha vestito la maglia biancoceleste nella stagione ’86-’87 in 37 occasioni segnando 13 reti, è intervenuto in collegamento su Lazio Style Radio per parlare del momento della squadra di Pioli.

 

Da ex attaccante Monelli ha detto la sua sulle difficoltà offensive della Lazio: “Il fatto che i centravanti non vadano a segno è un problema riscontrato da inizio campionato, la Lazio è partita abbastanza bene, poi ha avuto un problema e si è fermata. Ripetere la stagione dell’anno scorso era difficile. Purtroppo ci sono stati dei problemi anche a livello di infortuni che hanno condizionato il tutto”.

Monelli ha analizzato uno a uno i tre centravanti laziali: “Klose è un ottimo attaccante, ma comincia ad avere una certa età, poi hai più difficoltà a segnare. Matri, anche lui, è un ottimo attaccante, ma ovunque sia andato non ha quasi mai giocato da titolare con grande continuità, forse alla Juventus il primo anno. Anche Djordjevic è un buon giocatore, ma per quanto riguarda gli attaccanti, c’è bisogno che questi giochino sempre. Un attaccante deve avere continuità, non si può mettere da parte ogni due gol, poi è difficile trovare rendimento anche nella condizione”.

La Lazio segna di più con esterni e centrocampisti, ma secondo Monelli la presenza di un centravanti goleador è imprescindibile: “Il tridente offensivo con Felipe Anderson, Keita e Candreva non mi dispiace, ma devi cambiare tipo di gioco perché non puoi andare sugli esterni e crossare in mezzo con questi giocatori. Devi giocare in velocità, su l’uno-due e sulla profondità. Potrebbe essere un’idea, però resto convinto del fatto che uno davanti deve essere un centravanti vero. Poi vanno bene gli esterni veloci che saltano l’uomo, Candreva sta tornando quello dell’anno scorso. Se decidi di giocare con questi giocatori veloci e tecnici, devi giocare palla a terra in velocità e credo che la Lazio possa fare bene anche così”.

Monelli è del parere che ci voglia meno pressione sugli attaccanti biancocelesti: “E’ difficile spostare gli equilibri, il fatto è che per un attaccante esser messo sempre in discussione non è facile. Bisogna avere una forza di carattere notevole. La stessa cosa sta succedendo anche all’Inter, dove c’è un’idea di quelli che potrebbero essere dei titolari. Ci devono essere giocatori titolari fissi, poi se nell’arco di uno o due mesi non vanno, si possono cambiare. Basta vedere la Juventus, quando ha provato Mandzukic e Dybala titolari, ha trovato il filone giusto”.

L’ex attaccante tuttavia è soddisfatto dei progressi mostrati dalla squadra di Pioli nelle ultime uscite: “E’ comunque una Lazio che ha reagito ed è tornata a vincere, la partita contro il Chievo è stata importante, così come la gara di Firenze. E’ fondamentale dare continuità. A questo punto del campionato non puoi più permetterti passi falsi, devi inanellare una serie di vittorie, andando a giocare per vincere”.

In controtendenza rispetto a molti tifosi, Monelli crede che alla Lazio non servano altri acquisti: “Bisevac non mi dispiace, non credo serva altro nel mercato. La Lazio sta bene così, se l’infortunio di Biglia fosse stato più duraturo, allora sì: dovevi andare a prendere un centrocampista con queste caratteristiche, uno che possa dettare in campo i tempi di gioco. Cataldi può farlo, ma in maniera diversa. Non è un regista puro ma è un giocatore che, a differenza di Biglia, può inserirsi maggiormente, può giocare in maniera diversa continuando a dare sempre i tempi di gioco, in più con questa voglia di inserirsi in attacco”.

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