Focus
L’incantesimo si sta spezzando: Romoletto, ma perchè te ne vai?
Lettera aperta di un tifoso ad Antonio Candreva
I calciatori passano, la maglia resta, è innegabile. Ma alcuni lasciano ricordi così indelebili per le tante emozioni che ti hanno regalato, che i loro gol visti e rivisti fanno sentire le stesse sensazioni provate al momento in cui sono state vissute. Candreva, tu sei sicuramente uno di quelli appena descritti. Purtroppo però le bandiere nel calcio moderno non esistono più, prima o poi il percorso si interrompe per far spazio ad un altro. Ma “Romolè” tu in futuro continuerai ad essere conosciuto come un giocatore della Lazio, non della Juventus o del Cesena o del Livorno. A Roma ti vogliono bene, ti vorranno sempre bene. Perché l’affetto te lo sei guadagnato con l’impegno. Perchè i fischi non te li meritavi mai, neanche se la storia della tua presunta fede fosse vera. Perché esultare sotto la Curva Nord è un’altra cosa. La Lazio è magia, pazzia. E da romanista puoi cambiare diventando laziale, ma da laziale a romanista no, chissà perchè. Cosa importava se i cross li mettevi sempre bassi sul primo palo o se per passare un pallone ti dovevano prima sparare, quando poi ti inventavi un gol su punizione da trenta metri sotto il diluvio universale? O quando realizzavi l’assist del gol più importante della nostra storia? O quando per festeggiare “il giorno” indossavi un salvagente a forma di paperella? Antò ti auguro ogni fortuna, perchè approdare all’Inter è il sogno di qualsiasi persona decide di fare il calciatore. Ma Hernanes e compagnia cantante hai visto che fine hanno fatto. L’amore del tuo popolo non ha prezzo. Cosa farai all’Inter Antò, chi sarai per loro? Giuro che la tua figurina sta inserita nel portafoglio insieme alle varie immaginette della Madonnina e dei Santi. E col primo stipendio ho comprato la maglietta col tuo nome. Non andare lì per diventare solo uno qualsiasi, stai qui, facci imprecare come solo tu sai fare. E poi pesca fuori dal cilindro un bolide dei tuoi. Torna a far crollare quel settore come contro Palermo, Milan o Verona. Rimani e facci godere ancora quel numero 87 che sgroppa sulla fascia destra e crea scompiglio nella difesa avversaria per tutti i novanta minuti…
Rocco Fabio Musolino – Lazio News 24