2014

L’ultimo saluto di Hernanes: “Non dimenticherò mai il derby di Coppa Italia. Non sono andato via per i soldi, voglio raggiungere grandi obiettivi”

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Sono tre giorni che Hernanes è diventato un giocatore dell’Inter, ma i tifosi biancocelesti non riescono a dimenticarlo. Il brasiliano ha voluto salutare e ringraziare ancora una volta il popolo laziale, e lo ha fatto durante il programma televisivo Lazialità: “Voglio ringraziare tutti, ho ricevuto tanto affetto dai tifosi, sono rimasto molto colpito. Ringrazio la società che mi ha sempre trattato con dignità. Sono stati degli anni in cui sono stato benissimo. Il derby di Coppa Italia è stato il momento più bello, abbiamo vinto quella finale e abbiamo scritto la storia. Ho a casa quella medaglia che mi ricorderà sempre della mia vittoria. A Roma stavo bene, però dentro di me volevo crescere ancora e cercavo quest’opportunità, tutte le proposte che erano arrivate in questi tempi non erano mai concrete come quest’ultima dell’Inter. Quando mi è arrivata un’offerta reale e la possibilità di fare qualcosa di ancora più grande, ho preso la mia decisione. Dopo tre anni e mezzo alla Lazio ho capito che non sarebbe stato più possibile ambire a questi grandi obiettivi. La proposta dell’Inter mi ha convinto. Non è questione di soldi, ma dei risultati che posso perseguire. Lotito mi ha fatto grandi proposte economiche per trattenermi a Roma, ma ormai avevo deciso”. La sua avventura alla Lazio si è aperta con Edy Reja in panchina e si è chiusa con Reja in panchina. Una strana coincidenza… “Con Il primo Reja avevamo cominciato bene, ma poi non capivo perché a volte mi lasciava fuori, questo mi dispiaceva. E’ normale, ogni giocatore si innervosisce se viene escluso. Con Petkovic abbiamo iniziato alla grande con il girone d’andata, quest’anno invece è cambiato qualcosa perché anche la squadra non convinceva, e lui era costretto a trovare altre soluzioni. Finiva che anche lui a volte mi lasciava fuori dal campo. E anche qui mi dispiacevo molto, forse devo cambiare in questo, ma ci rimango sempre male quando non vengo preso in considerazione. Il ritorno di Reja è stato qualcosa di incredibile, ci siamo trovati benissimo, tant’è che la squadra ha ricominciato a giocare con più motivazione, io stesso sono tornato al gol”. Questa Lazio non sta attraversando un grande momento e lo dimostrano i tanti rifiuti: “Quando sono arrivato alla Lazio pensavo di fare cose importanti: pensavo di vincere lo scudetto, giocare in Champions League, avevo questi sogni. Però non li ho raggiunti. Penso che se in un futuro prossimo la Lazio riuscirà ad essere più competitiva diventerà un punto d’arrivo per la carriera di un giocatore. Che rapporto avevo con la dirigenza? Lotito nei miei confronti è sempre stato corretto, quello che ha promesso ha sempre mantenuto. Ha le sue strategie, con le quali vuole portare la Lazio in alto, ma è sempre stato corretto”.

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