2014
La Lazio acciuffa il Torino all’ultimo secondo, ma l’Europa ora è davvero difficile
Scontro diretto per il sesto posto allo Stadio Olimpico per Lazio e Torino. Se per i granata, il raggiungimento di un piazzamento europeo rappresenterebbe la ciliegina sulla torta dopo un’ottima stagione, per i biancocelesti l’Europa League è quasi un obbligo. Per l’occasione Edi Reja ritrova Biava e Keita, mentre davanti ancora fiducia a Mauri nella posizione di falso nueve. Ventura punta tutto su Immobile e vista la squalifica di Cerci, al fianco numero del numero nove schiera Meggiorini.
PRIMO TEMPO – La prima frazione di gara è contraddistinta da una pioggia battente ed un clima non proprio primaverile. Passano pochi minuti e subito si intuisce che il Torino non ha alcuna intenzione di cercarsi troppi pericoli e cerca di aspettare i padroni di casa. La prima occasione ce l’ha dopo pochi giri d’orologio Candreva che, solo davanti a Padelli, si fa ipnotizzare maldestramente. La gara si accende intorno al 30’, proprio quando aumenta l’intensità della pioggia, e le squadre si allungano molto. Keita ci prova in contropiede, ma la sua conclusione finisce di poco a lato. Il Torino sfiora il vantaggio da calcio piazzato, ma la punizione di Bovo scheggia la traversa e finisce alta. Proprio quando il primo tempo sembra finire senza ulteriori sussulti, al 42’ la Lazio passa in vantaggio: punizione tagliata di Biglia, sponda di Novaretti e tap-in vincente di Mauri di testa. Il primo tempo finisce dopo un minuto di recupero e con gli uomini di Reja avanti grazie alla rete del proprio capitano.
SECONDO TEMPO – Le squadre rientrano in campo e sopra lo stadio Olimpico si affaccia il sole. Passano solamente sette minuti il Torino pareggia: Meggiorini raccoglie un pallone vacante in area e serve Kurtic che insacca. I biancocelesti accusano il colpo, ma provano subito con generosità a cercare il gol del nuovo vantaggio. Al 60’ Keita duetta splendidamente con Mauri e salta Padelli, il portiere lo tocca e per il signor Guida è calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva che con un morbido cucchiaio riporta in avanti i suoi. Sembra fatta per la Lazio, ed invece non lo è per nulla. Dopo appena cinque minuti, il neo entrato Tachtsidis, lasciato solo sugli sviluppi di un corner, colpisce al volo per il nuovo pareggio ospite. Ma il suicidio calcistico della Lazio non finisce qui, perché Novaretti in pochi minuti, rimedia due gialli e lascia la squadra in dieci. Reja nel frattempo aveva inserito Postiga e Felipe Anderson, togliendo Postiga e Cavanda, così cerca di riequilibrare i suoi inserendo Pereirinha al posto di Keita. Ma non riesce nell’intento perché all’89’ il Torino passa in vantaggio con il solito Ciro Immobile che di destro fulmina l’estremo difensore laziale. Si scatena la protesta allo Stadio Olimpico, ma proprio negli ultimi secondi dei quattro minuti di recupero, la Lazio trova il pareggio grazie a Candreva, abile a sfruttare un assist fortuito di Felipe Anderson e freddo ancora una volta davanti Padelli.