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La Lazio ad Amatrice, Lotito: «Dobbiamo stare vicino a questa gente». De Vrij e Inzaghi: «Qui per fare felici i bambini» – FOTO
AGGIORNAMENTO ORE 15:00 – Adesso i calciatori si stanno avviando in piccoli gruppi verso la zona rossa, dove vedranno le zone maggiormente colpite dal sisma.
AGGIORNAMENTO ORE 14:35 – La squadra ha ultimato la visita all’interno della scuola ed ora sta svolgendo la foto ufficiale. Per la posa i calciatori hanno indossato gli scarpini e la tradizionale divisa biancocelesti. Presenti anche il presidente Lotito e il sindaco Sergio Pirozzi.
AGGIORNAMENTO ORE 14:20 – Ecco il pensiero di mister Inzaghi ai microfoni dei giornalisti presenti: «E’ un modo per sensibilizzare perchè venendo qui riesci a capire la tragedia che questa gente ha vissuto e sta ancora vivendo. Ho visto ragazzi che sorridevano, ma si vedeva la tristezza per aver perso dei cari. E’ una cosa che mi ha toccato molto, per il poco che abbiamo fatto sono comunque fiero di aver regalato un sorriso. Nella vita ci si prende troppo sul serio, a tanti farebbe bene venire a fare una passeggiata qua. Dalla tv non ci si rende conto del reale accaduto, fa molto più effetto quando sei sul posto e percepisci ancora di più la gravità dell’accaduto. Quando ho iniziato ad allenare, i primi due anni sono venuto qui per un torneo. Ho portato Tommaso (il figlio più grande, ndr) a dormire qui all’Albergo Roma di cui ora restano solo le macerie».
AGGIORNAMENTO ORE 14:00 – Prende la parola, il vice di Inzaghi, Massimiliano Farris: «Pirozzi è stato mio allenatore. Quello di oggi è stato un gesto doveroso, reso possibile anche grazie alla disponibilità dei ragazzi. Il mister (Pirozzi, sindaco di Amatrice, ndr.) è un grandissimo uomo. Ha dimostrato la sua forza lasciando da parte la passione per il calcio per mettersi a disposizione della sua gente. Ci siamo abbracciati in silenzio perché non ci sono parole. Arrivare qui e rendersi conto sul posto del disastro ti fa capire la forza di persone come Sergio. Gli faccio un grande ‘in bocca al lupo’, speriamo non si spengano i riflettori su questa storia. Questo è un popolo che ha bisogno di grande aiuto».
AGGIORNAMENTO ORE 13:50 – Arrivato pochi minuti fa Lotito, vero fautore di questa iniziativa: «C’è grande commozione. Qui conosco delle persone con cui ho condiviso l’adolescenza. Stiamo parlando di gente che perso tutto, gli è rimasta solo l’identità. Noi dobbiamo stargli vicino, non solo per l’aspetto materiale. Bisogna sostenerli per dargli la certezza di un futuro. Quello che conta è l’aspetto psicologico, io ancora ne soffro dal punto di vista interiore. Perché ho visto intere famiglie sparire. Sentire i nomi delle persone morte, che per la maggior parte conoscevo, mi ha fatto provare grande dolore. In questo comune ci sono 69 frazioni, alcune frazioni hanno pochissimi abitanti. In questo contesto, nessuno di questi abitanti vuole sradicarsi, rappresenta la storia della sua famiglia, la propria identità. Il sindaco si è battuto non solo per dare loro una casa, ma per dargliela nel posto dove stavano. Nel momento in cui una popolazione perde la propria identità, al di là degli aspetti materiali che possono essere sostituiti, è come quando una persona anziana viene messa in un ospizio: perde il calore e l’affetto della famiglia. Dobbiamo supportare questi momenti, far capire che noi ci siamo e che loro rappresentano un punto di riferimento».
AGGIORNAMENTO ORE 13:45 – Porta la sua testimonianza anche Stefan de Vrij: «Quello che è successo è incredibile, un disastro. Mi dispiace molto. Questa è l’unica cosa che possiamo fare da squadra. E’ bellissimo vedere sorridere questi ragazzini, soprattutto dopo tutto quello che è successo, penso sia bellissimo per loro vederci qui».
AGGIORNAMENTO ORE 13:30 – Ai microfoni dei cronisti arriva anche Angelo Peruzzi: «Credo che sia doveroso essere qui. Anche perché siamo vicini e abbiamo vissuto questo dramma come l’ha vissuto tutta l’Italia. Ci tenevamo a fare qualcosa. I giocatori non penso nemmeno sapessero cosa ci fosse qui, forse qualche immagine vista alla televisione. Molti erano abbastanza sgomenti nel vedere la situazione, ma è bello vedere come i bambini stanno reagendo, hanno una tenacia pazzesca. Io con la Nazionale ero stato a L’Aquila, ma vedere degli interi palazzi che sono venuti giù, delle macchine con sopra i detriti, ti fa male. Ho visto tanta solidarietà, ma gli italiano sono così. Quando c’è bisogno loro ci sono sempre. Loro sanno cosa devono fare e sapranno superare questo momento di difficoltà. Noi faremo di tutto per dare visibilità alle cose che sono successe».
AGGIORNAMENTO ORE 13:20 – Si sofferma su questa giornata speciale anche il responsabile della comunicazione, Arturo Diaconale: «La Società Sportiva Lazio e il presidente Lotito stanno portando avanti un impegno preso, di solidarietà. Quindi credo che sia un fatto importante. L’idea nasce dalla sensibilità di Lotito, lui è originario di Amatrice. Da qui l’esigenza di venire a fare questo atto di testimonianza. Questa è la più significativa delle iniziative che viene fatta qui. È una giornata importante, sia per la Lazio che per lo sport in generale. Tra poco arriverà anche il presidente Lotito».
AGGIORNAMENTO ORE 13:05 – Presente il sindaco del paese Sergio Pirozzi, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti: «Io sono in piedi. Porto l’esempio del Leicester, non era quotato, poi ha vinto il campionato. Ho lasciato la mia vita, il calcio, le emozioni, questa sfida è la mia Champions. Alleno una bella comunità con tanta dignità, hanno seguito il loro mister, non sono più in tenda. La partita difficile sarà da qui a Pasqua, quando arriveranno le vere case. In questo periodo mi serve aiuto, ho alleato gli psicologi, serve che la parte buona dell’Italia qui vicino. Chiedo aiuto al mondo dello sport per starci accanto: una visita, uno scambio, un calcio ad un pallone, un comico, sicuramente potrà aiutare una comunità ferita. Dopo una sconfitta c’è sempre una vittoria. Basta allenarsi, fare squadra, il popolo ha funzionato. Ringrazio la Lazio, la Curva Nord, il mondo delle Curve. Pochi imbecilli non offuscano quello che fanno questi ragazzi, che seguono la squadra con passione. Io allo stadio? Non posso muovermi da qui. Al derby? Non lo so. Questa è una giornata importante, vedono gli idoli qui. Questo è un momento bello, anche chi non tifa Lazio, sono tutti eccitati. Il calcio è lo sport più bello del mondo».
AGGIORNAMENTO ORE 12:35 – I calciatori si dividono in gruppi da tre ed entrano nelle classi dell’istituto, nel frattempo Skeggia consegna i prodotti ufficiali ai bambini. Una volta uscita dalle aule, la squadra parteciperà alla foto ufficiale proprio fuori la scuola. Successivamente una delegazione biancoceleste, si avvicinerà alla zona rossa per toccare con mano le condizioni in cui vivono i cittadini di Amatrice.
Giornata importante per la Lazio di Simone Inzaghi che su idea di Claudio Lotito nella giornata di oggi si è recata ad Amatrice, luogo simbolo del terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2016. Oggi i biancocelesti incontreranno gli alunni dell’Istituto onnicomprensivo ricsotruito dopo il sisma, portando ai bambini alcuni gadget tra cui palloni e matriale tecnico. Successivamente la squadra farà anche la foto ufficiale per la stagione 2016/2017, la foto sarà poi riprodotta in un poster e il ricavato verrà intermanete devoluto in beneficenza. Nel pomeriggio la squadra farà rientro nella Capitale.