2013
La Lazio crolla in casa, all’Olimpico finisce 4-2 per il Napoli. Difesa da bollino rosso, unica nota lieta i giovani
Il Napoli espugna l’Olimpico e dopo 3 sconfitte consecutive torna alla vittoria battendo 4-2 i padroni di casa della Lazio. Al gol iniziale di Higuain, ha risposto la Lazio con un’autorete causata da Berhami, nella seconda frazione però i partenopei hanno preso il largo con Pandev e ancora Higuain. Keita ha illuso i suoi segnando il 3-2 a pochi minuti dalla fine, ma dopo l’ennesimo pasticcio di Ciani, Callejón ha chiuso ogni discorso siglando il 4-2 finale. Risultato in parte bugiardo, perchè la Lazio non ha demeritato, ma errori marchiani come quelli commessi dalla coppia di centrali a certi livelli si pagano a caro prezzo, specie se il cliente di turno si chiama Gonzalo Higuain. Per la squadra di Petkovic, a digiuno di vittoria dal 26 ottobre, qualche misero progresso in fase offensiva, bene Perea e Candreva, benissimo Keita, che entra, suona la sveglia e aumenta il rimpianto di non averlo visto all’opera da prima.
PRIMO TEMPO – Dopo il fischio d’inizio di Bergonzi La prima vera occasione è della Lazio: al 5′ siluro di Candreva che mette giù un pallone di Lulic, rientra sul sinistro e scocca un tiro che finisce fuori di un soffio. Al 15′ ancora Lazio: numero di Perea che si smarca con un sombrero e libera al tiro Hernanes, ma la conclusione del brasiliano è strozzata e Reina neutralizza senza affanni.Al 19′ un’altra splendida giocata di Perea che appoggia di tacco per l’accorrente Konko, il tiro del francese però termina alto di poco. Alla prima vera occasione il Napoli passa in vantaggio: è il minuto 24 quando Inler trova un corridoio centrale per Higuain, che s’infila tra Cana e Ciani e batte Marchetti. La reazione della Lazio però è immediata: pochi istanti dopo aver battuto il calcio d’inizio, Hernanes allarga il gioco per Candreva che la subito in mezzo un pallone sul quale si avventa come un falco Perea. Ne nasce una mischia al termine della quale l’ex Berhami devia goffamente il pallone nella propria porta, 1-1 e pareggio importantissimo della Lazio che soffoca l’entusiasmo del Napoli. La partita è intensissima, e i capovolgimenti di fronte sono continui. Al 36′ viene giustamente annullato il gol del raddopio a Higuain, che aveva trovato il tapin su un tiro di Insigne, non trattenuto da Marchetti, ma è in posizione irregolare al momento del tocco.
SECONDO TEMPO – Parte bene la Lazio, in particolare Hernanes sembra più in palla rispetto alla prima frazione: al 47′ il brasiliano salta due giocatori e calcia di sinistro concludendo fuori alla destra di Reina. Prova a rispondere Inler con un sinistro da fuori, ma la conclusione è alta. Come nel primo tempo nel miglior momento della Lazio arriva il gol del Napoli: sugli sviluppi di una palla inattiva Higuain scodella un pallone insidioso in area sul quale si avvennta Maggio, l’esterno fa sponda e Pandev in girata fulmina Marchetti. Esultanza polemica del macedone che dà dei ‘pezzi di m****a’ ai sui ex tifosi. Il Napoli insiste 60′ palla insidiosissima di Higuain ma non c’è nessuno a raccoglierle. Al 62′ invenzione di Konko per Candreva che però sciupa crossando troppo forte. Petkovic prova ad apportare dei correttivi: fuori Gonzalez e Lulic dentro Floccari e Keita, si passa al 4-2-4. Al 65′ Inler rinvia male e innesca Lulic, ma il bosniaco perde l’attimo e calcia tra le braccia di Reina. Ci prova anche Radu con una sventola da fuori che termina alla sinistra di Reina. Al 72′ contropiede del Napoli, Pandev ribalta il fronte, e serve Higuain. L’argentino è bravissimo ad eludere l’intervento di Cana e solo davanti a Marchetti è un gioco da ragazzi insaccare il gol dell’1-3. Partita virtualmente chiusa quando mancano meno di venti minuti al fischio finale. Nel finale il Napoli si limita ad amministrare il risultato fino a quando Keita, all’87’ non si inventa una prodezza assoluta: il senegalese fa fuori tre avversari e scarica un potente destro sotto la traversa, è 3-2 ma mancano soltanto una manciata di minuti. Quando sembrano esserci gli estremi per parlare di partita riaperta, Ciani commette una frittata pazzesca perdendo un pallone a metà campo e innescando il contropiede di Callejón che in campo aperto supera Marchetti e appone il sigillo definitivo sul 4-2 finale. Risultato forse troppo severo, ma le incertezze difensive di stasera sono state troppo gravi e con le grandi squadre si pagano a caro prezzo.