2015
La Lazio “due” prova ad allungare contro il Napoli
Il piatto forte del campionato viene servito all’ora di pranzo. Un big match al sapore di Champions League, con tanto di contorni ed effetti speciali, una sfida destinata a lasciare il segno nei cuori e nella classifica. La Lazio ha la possibilità di consolidare il terzo posto, proprio a dispetto della rivale più accreditata, e di ribadire la liceità di talune ambizioni, piantando le tende nella nobile della classifica. E’ il momento di aprire le ali e volare. I biancocelesti arrivano al big match scortati dall’ottima prova nel derby, la squadra di Benitez dilaniata dalle feroci polemiche divampate dopo la sconfitta interna contro la Juventus. Stati d’animi diversi ma stessa competitività degli organici: entrambi hanno realizzato 33 reti, soltanto la capolista ha fatto meglio. Una garanzia di spettacolo all’Olimpico, per due formazioni che si somigliano, che prediligono il calcio offensivo e che hanno nelle difese i punti deboli.
PRESSARE GLI AZZURRI – La Lazio ha infilato 6 risultati utili consecutivi, il Napoli ha perso solo una volta nelle ultime 7 trasferte: dati che confermano un marcato equilibrio e la bontà tecnica dei calciatori. Pioli teme ovviamente l’attacco partenopeo, che ha segnato 23 dei 33 gol complessivi, con Higuain andato a segno 5 volte contro la Lazio. Per limitare al minimo l’onda d’urto di Benitez i biancocelesti dovranno pressare alto, attaccare gli avversari in ogni parte del campo, con aggressività e continuità, tenere la palla lontano dalla porta di Berisha. Guai a concedere spazio al contropiede ospite, micidiale in tante occasioni. Atteggiamento propositivo, attento e colpire nei punti deboli, che ci sono e anche evidenti. L’allenatore emiliano lancia la sfida. «E’ una grande occasione per dimostrare che siamo una squadra forte, che siamo in crescita e competitivi. Il Napoli è abituato a giocare questo tipo di partite, ha qualità ed esperienza, ma noi arriviamo bene all’appuntamento e possiamo allungare in classifica. La sconfitta contro la Juventus ci ha insegnato tanto, anche sotto il profilo tattico. Non commetteremo più gli stessi errori». Come a dire che la voglia di vittoria non dovrà tradire la squadra nel concedere spazi agli avversari.
LE ASSENZE – Per lo spareggio Champions entrambi i tecnici dovranno far fronte ad assenze importanti, Pioli più del collega. Alla Lazio mancheranno, infatti, lo squalificato Marchetti e gli infortunati de Vrji, Lulic, Anderson e Mauri. Una lista lunga e pesante, che costringerà a ridisegnare l’assetto della formazione in tutti i reparti. Però l’allenatore biancoceleste non cerca alibi. «Nonostante le defezioni la squadra resta valida: sia in quelli che giocano, che in quelli che vanno in panchina. Abbiamo acquisito la mentalità giusta per vincere, come è stato dimostrato in Coppa Italia, e resto fiducioso sull’esito della gara». In difesa toccherà a Radu rimpiazzare il centrale olandese, con Cavanda inserito sulla fascia sinistra. A centrocampo Onazi giocherà al posto di Mauri. «Cataldi non ha ancora il passo per due incontri così ravvicinati». Grande opportunità per Keità, dopo la bella prova di Torino. Spesso relegato ai margini, gli toccherà non far rimpiangere Anderson. «Ha talento e qualità, ha compiuto tanti progressi a livello tattico, però deve muoversi maggiormente». Il brasiliano a sinistra, Candreva a destra e Djordjevic (ancora preferito a Klose) punta. In attesa che qualcosa d’importante arrivi dal mercato, anche se Pioli non sembra avere fretta. «Le società che stanno investendo tanto significa che avevano tanto da migliorare». Quanto più in alto si vola, più a lungo durano i sogni… Ma, per farlo, a questa Lazio, serve qualche rinforzo di qualità. Sarebbe un suicidio ripetere gli errori del passato.
Il Messaggero