2013

La Lazio non sa segnare, stesa dagli ex obiettivi Gilardino e Kucka

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Un attacco in difficoltà. Una buona partita quella della Lazio ieri, ma che non è stata chiusa quando si poteva. E a chiuderla ci ha pensato il Genoa, con due giocatori che, scherzo del destino, avrebbero potuto vestire la maglia biancoceleste. Come scrive il Corriere della sera, Alberto Gilardino stende la Lazio e fa svoltare il nuovo Genoa di Gasperini, lanciando un altro messaggio al c.t. azzurro Prandelli, congelando pro-mondiale la chiamata del soccer Usa (lo vuole Toronto) e facendo mangiare il cappello al presidente biancoceleste che ha provato a prenderlo per due anni prima di scaricarlo, almeno sui media, l’estate scorsa. Non rientrava nei tre parametri di Lotito (compatibilità economica, potenzialità agonistiche e qualità morali), eppure ieri come da due mesi a questa parte, sarebbe servito come il pane alla Lazio. Petkovic avrebbe volentieri chiuso un occhio su uno dei tre dogmi del mercato biancoceleste pur di averlo tra i suoi a garanzia dell’obbiettivo Champions ormai svanito. Magari insieme a Kucka, altro goleador di giornata e altro obbiettivo laziale saltato causa costi eccessivi, entrambi per dare un senso ad una squadra senza capo né coda, senza identità, senza soluzioni offensive alternative a Klose e, quindi, senza prospettive. “Ci è mancato solo il gol” dice il tecnico della Lazio. Il che non è né poco né molto, è tutto.
 

 

 

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