2013

La Lazio torna a volare: 3-0 al Chievo con un super Candreva

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E’ pieno di nuvole il cielo sopra l’Olimpico prima dell’inizio della partita tra Lazio e Chievo Verona, non solo per la pioggia imminente, ma anche per i dubbi che corrono sulla formazione capitolina. A rendere ancora più carica di tensione l’aria, c’è la contestazione della Nord contro la dirigenza.

PRIMO TEMPO – Inizia la gara con il campo che lascia fuori tutti i discorsi della vigilia e lascia la parola ad i giocatori. Pronti, via e Lazio subito in vantaggio: dopo solo 8 minuti Ederson ruba un pallone a centrocampo e serve un assist delizioso a Candreva che, complice una deviazione di Cesar, punisce Puggioni. Ma il Chievo è più che vivo e si impossessa del pallino del gioco. Al 16’ tegola per Petkovic che è costretto a sostituire Biava per Ciani, causa infortunio. Salgono in cattedra i clivensi che approfittano delle incertezze di Cavanda e proprio da un errore del belga nasce l’occasione più grande per la squadra di Sannino, ma il tiro di Paloschi è respinto da Marchetti. Petkovic intuisce le difficoltà di Cavanda e lo sposta a destra invertendo la fascia con Konko. Mai mossa fu più azzeccata: al 39’ è proprio il giovane terzino a siglare in scivolata il due a zero su assist di Ledesma. Questa volta gli ospiti accusano il colpo e dopo appena tre minuti Lulic si invola servito da Onazi e sigla il terzo gol. Le squadre vanno a riposo sotto la pioggia battente dopo tre minuti di recupero

SECONDO TEMPO – Cambio per il Chievo con Sestu che lascia il posto ad Estigarribia, ma la musica non cambia. Anzi, per il Chievo, va peggio. I biancocelesti si impossessano pienamente del campo e confinano gli avversari nella propria metà campo. Klose cerca in tutti i modi il gol, ma prima spara alto e poi Puggioni gli respinge un colpo di testa a botta sicura. Candreva sfiora il gol della domenica con uno stupendo lob di piatto, ma l’incrocio dei pali gli nega la gioia del gol. La partita è inevitabilmente segnata, ma Marchetti ha comunque il suo da fare prima su Estigarribia e poi su Paloschi. Nel finale la Lazio gioca sul velluto e sale in cattedra Antonio Candreva che entusiasma il pubblico a suon di sombreri e palleggi. Al 77’ c’è spazio anche per Gonzalez che rileva Ledema, mentre all’88’ lo Stadio Olimpico accoglie l’esordio in Serie a di Keita Balde Diao: l’ex spagnolo entra al posto di un buon Cavanda. Dopo tre minuti di recupero, finisce la gara.

Edoardo De Santis – Lazionews24.com 

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