2013

La Lazio tra certezze e dubbi: attacco già in forma, difesa a tre da rivedere

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La Lazio ha praticamente concluso il suo ritiro. Come di consueto, e come Petkovic ci ha dimostrato la scorsa stagione, il discorso modulo, è stato affrontato, ma non è ancora per niente chiuso. Un bilancio però si può fare, cercare di capire dove questa squadra ha delle certezze, e dove può migliorare. Dopo i soliti test interlocutori contro formazioni non all’altezza, ieri ne è arrivato uno piuttosto probante contro una squadra di tutto rispetto come lo Spezia. La Lazio si è dimostrata solida e concreta, regalando attimi di ottimo calcio e mettendo in evidenza diverse certezze che si portava dall’anno scorso e che sta pian piano confermando.

Attacco: Miro Klose. Basta citare lui, dall’alto dei suoi 35 anni, che si può già intuire come questo sia un reparto ben collaudato. Petkovic ci ha abituato a veder giocare la Lazio ad una punta, quindi molti centrocampisti diventano attaccanti, e se Miro è già in forma smagliante, come non citare l’eroe del 26 maggio, Senad Lulic, che sfruttando l’onda di positività ha trovato ancora più fiducia in se stesso, è in questo ritiro sta sfoggiando tutta la sua forza e la sua determinazione. Un altro che potrà senz’altro rivelarsi ottimo protagonista di questa annata è Ederson. Il brasiliano sta ritrovando forma fisica e se la salute lo assiste ci sarà da divertirsi. In questo ritiro è stato sicuramente la rivelazione, goleador delle amichevoli e sempre nel vivo de gioco. Che sia la sua stagione? Ovviamente se davanti non ci sono problemi, forse dietro, per quanto si stia parlando di un reparto molto affidabile c’è da registrare qualcosa.

Difesa: la retroguardia, non è un segreto, appare sempre molto più impermeabile quando è schierata a 4. Ieri durante l’amichevole, appena si è passati a tre, la squadra ligure ha iniziato a dare segni di risveglio, nulla di trascendentale, ma comunque la difesa laziale ha perso lo smalto che aveva nei minuti precedenti. E’ vero che con gli acquisti di Novaretti ed Elez, ci sono molti centrali, però sarebbe auspicabile continuare con lo schema classico a 4, insistendo poi negli allenamenti per arrivare ad una più sicura preparazione per lo schieramento a 3. In fondo gli uomini ci sono. Biava, Dias, Radu, Cana, sono tutti calciatori molto abituati a giocare a tre e per un futuro non troppo remoto si può immaginare anche questo schema.

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