La nuova Lazio di Pioli: Djordjevic pronto a raccogliere l’eredità di Klose. Mentre Keita…

Djordjevic, Klose, Keita. È stato il giorno degli attaccanti in casa Lazio, tutti protagonisti, anche se in modo diverso e a diverse latitudini. Il serbo e lo spagnolo sono scesi in campo ad Auronzo nel test con l’Indonesia Under 23: il primo ha segnato e convinto, l’altro invece ha sprecato e deluso ancora una volta i tifosi. E Klose? Dalla Germania ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione, quasi a voler dire ai due compagni di squadra: «Sbrigatevi a maturare, perché l’anno prossimo non ci sarò». Djordjevic sembra già pronto a raccoglierne l’eredità. Dopo i positivi riscontri nei primi due test, ecco la conferma. Il serbo ha realizzato un bel gol, messo in mostra movimenti mai banali, più in generale ha dato la sensazione di essere un giocatore molto interessante. Unico neo il mancato raddoppio: un tapin non impossibile che è finito sulla traversa. Keita, invece, continua a far discutere. Sabato ha saltato un appuntamento con i tifosi (possibile multa in arrivo), ieri ha deluso in campo. Pioli l’ha schierato punta centrale. Si è procurato un rigore che poi però ha calciato male, favorendo la parata del portiere avversario, quindi ha colto due pali che con un po’ più di attenzione (specie nella prima occasione) potevano essere altrettanti gol.

Il bilancio complessivo è però buono per Stefano Pioli. Come riporta La Gazzetta Dello Sport, il tecnico ha insistito sul 433, proponendo ancora una volta in avanti i terzini Cavanda e Pereirinha, protagonisti nell’azione del primo gol: cross del belga e piatto vincente del portoghese. Interessanti certe soluzioni tattiche che cominciano a intravedersi. Sui calci d’angolo i biancocelesti hanno fatto costantemente il cosiddetto «trenino», disponendosi in fila (in 45) per evitare le marcature degli avversari. Pioli sta poi escogitando qualcosa anche sulle punizioni dal limite. Quando è toccato a Keita calciarne una, il tiro è stato «coperto» da due uomini che si sono posizionati davanti alla palla, per impedire la visuale al portiere.