2014
La stampa celebra Keita: lo spagnolo è l’uomo del momento
La scorsa domenica calcistica ha dato la conferma che in questa Serie A, spesso definita povera a livello tecnico, c’è un ragazzo che brilla per distacco e che fa ben sperare per il futuro: il suo nome è Keita Balde, è nato nel 1995 e gioca nella Lazio. In Sardegna lo spagnolo di origini senegalesi ha giocato 90 minuti di assoluto livello: velocità, dribbling ubriacanti, cross e suggerimenti per i compagni e al 69′ anche la soddisfazione del gol. Una partita impressionante per l’intensità con cui è stata giocata, in cui Keita non si è limitato soltanto ad attaccare ma ha dato una mano anche in fase di ripiegamento.
BASTONE E CAROTA – Questo vuole da lui Reja, che all’inizio della sua seconda avventura laziale, ci andò cauto con chi lo voleva a tutti i costi titolare: “E’ giovane devo valutarlo” disse. Adesso lo conosce e bene, ha visto che sta maturando e cerca di tenerlo con i piedi per terra: “Ha tanta qualità, deve essere bravo a rimanere umile, a Roma è facile perdersi”. Parole sante quelle di Edy, che con l’esuberante Keita adotta la classica tattica ‘bastone e carota’.
IL MIGLIOR ’95 IN CIRCOLAZIONE – Ricordiamoci che parliamo sempre di un classe ’95, il migliore in Europa, e non lo si dice solo per vanteria, sono i fatti che parlano: Keita tra i suoi coetanei nel vecchio continente è il migliore perchè ha segnato 5 reti, 4 in campionato e una in Europa League (senza contare i numerosi assist). Lo spagnolo ha fatto meglio persino del più pubblicizzato Adnan Januzaj del Manchester United, che fino ad ora ha messo a segno solo 3 gol in Premier e nessuno in Europa.
IL MAESTRO E IL K2 – Keita ha diversi idoli, ammira Cristiano Ronaldo e Thierry Henry, ma al tempo stesso ha un totem come Miroslav Klose in squadra. Dal tedesco sta imparando tanti movimenti offensivi, dal tedesco può imparare ad essere un Atleta (con la A maiuscola). Da Miro può imparare ad essere un professionista serio, gettare le basi per diventare un campione. Klose e Keita, il K2, così li ha ribattezzati la stampa: un veterano e un enfant prodige che insieme possono provare a regalare il sogno europeo alla Lazio, a portare un po’ di luce in una stagione difficile.
GODIAMOCELO IL PIU’ POSSIBILE – Di Keita si sta accorgendo tutta l’Europa. Il Barça si mangia le mani, ma in cuor suo spera che Keita segua la parabola del figliol prodigo, come già capitato con stelle del calibro di Fabregas e Piqué. Lo spagnolo però ha un contratto con la Lazio fino al 2017, a Roma sta bene, e sa che qui può crescere prendendosi integralmente la scena. Quest’estate con tutta probabilità Lotito gli adeguerà il contratto, aumentandogli l’ingaggio e legandolo ai colori biancocelesti ancora per qualche tempo. Poi se il progetto di top player che c’è in questo ragazzino sorridente del ’95 si realizzerà del tutto, sarà davvero difficile trattenerlo… quindi godiamocelo il più possibile. Vamos Keita!