2013
La storia di Felipe Anderson: “Ogni giorno mi sveglio per essere il migliore”
Neymar: è lui il campione del momento, il nuovo fenomeno brasiliano. Ma lo stesso Neymar definisce Felipe Anderson come ‘Il mio pupillo’: non tutti possono vantare questi complimenti, ma per il nuovo acquistio biancoceleste, è normale. I due sono cresciuti insieme, hanno giocato in campo insieme, ma hanno passato anche molto tempo extra calcistico in compagnia. Felipe è un predestinato, a soli 18 anni ha indossato la maglia della squadra di Pelè, ora è sbarcato già in Europa.
STORIA – Piccolo e grande allo stesso tempo, classe 1993. Felipe Anderson Pereira Gomes è nato nel club che fu di O rei, ha indossato la numero 10, cosa non da tutti, che probabilmente strapperà a Zarate anche nel suo nuovo club. E’ un ragazzo semplice, esperto di magie e meravigle con i piedi e con il pallone. La sua storia, è la classica storia di ogni fuoriclasse brasiliano. Anche lui, viene da una famiglia povera, il padre un ex netturbino e la madre casalinga, ha quattro fratelli. Ma proprio queste condizioni gli hanno permesso di crescere in fretta: è già un uomo. A soli 13 anni ha lasciato la sua casa per inseguire il suo destino: “Sono di Brasilia, frequentavo una scuola per meno fortunati, la mia famiglia è stata sempre molto semplice, non poteva permettersi di farmi allenare con una buona squadra. Grazie a Dio un imprenditore si è accorto di me e mi ha portato al Santos nel 2007″. Lo ribattezzarono subito il nuovo Ganso, ma lui non si è mai scomposto: “Il confronto con lui è naturale, aveva il 10 sulla maglia. Abbiamo una visione di gioco simile, ma non siamo uguali. Lui ha cadenze diverse in campo, tocca spesso la palla, la passa. Io gioco a campo aperto, posso fare anche il volante a centrocampo, le caratteristiche sono diverse”. Felipe è nato a Brasilia, ha conosciuto il pallone a soli 6 anni quando ha iniziato a giocare con la Companhia de Policia Militar Independente, poi passò al Federal Futebol Clube, poi al Recreativo Gaminha. Il Santos lo notò e non se lo fece sfuggire, diventò capitano nelle giovanili. Nel 2010 esordì in prima squadra, mentre a soli 17 anni l’11 febbraio 2011 firmò la sua prima rete da professionista. E’ alto 178 cm e pesa 70 kg, ha già un palmares molto ricco, ma non vuole assolutamente fermarsi: “Ho imparato a svegliarmi ogni mattina per essere il migliore”. Ecco il suo segreto.
CURIOSITA’ – Amico di Neymar, ha come idoli Ronaldo e Kakà. Ha come maestro Muricy Ramalho, lo stesso che ha svezzato Dias ed Hernanes. E’ un ragazzo molto religioso: “Sono evangelico, vivo solo per la gloria del Signore” ed è fidanzato con Camila: “Una delle persone più importanti della mia vita”. Ha voluto l’Italia, ha voluto fortemente la Lazio: “Non avrei mai potuto perdere questa occasione”, dove potrà assoporare il suo piatto preferito: “Amo i maccheroni”. Ama Internet: ha un sito ufficiale, Facebook e Twitter. Ora aspetta solo di esordire con il suo nuovo club, prima dovrà recuperare da un infortunio che, però, non preoccupa la società.