2014

La strana storia di Luis Pedro Cavanda: da Reja a Pioli

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Nella bella e fortunata vittoria della Lazio sul Palermo, ieri sera un giocatore si è espresso finalmente a buoni livelli dopo tanto tempo. Dato per partente quest’estate, Luis Pedro Cavanda si è fatto invece trovare prontissimo alla prima occasione che il Mister Pioli gli ha concesso; tanta corsa, tagli ottimi, buon gioco al piede e discreto in fase difensiva, risulta uno dei migliori di serata, seppur di una difesa che ha ballato non poco, e, soprattutto nel finale di primo tempo, salvata dal redivivo San Federico Marchetti (altra ottima notizia).

Alla Lazio ha avuto a che fare con tre allenatori, tra Reja, Ballardini e Petkovic. Tutti hanno dato chances al ragazzo, che spesso ha esaltato tutti, ma che mai ha convinto in pieno, risultando troppo altalenante e inaffidabile. Adesso sta a lui e solo a lui dimostrare il suo valore, perchè alle suddette prestazioni incoraggianti si sono alternate alcune seriamente opache, che hanno addirittura messo in dubbio questa estate la sua permanenza a Formello. L’aquisto di Basta sembrava ormai destinarlo altrove, ma sia l’infortunio del biondo numero 8, sia la scarsa affidabilità fisica e tecnica di Konko, gli hanno permesso di rimettersi in gioco ancora una volta, ieri sera contro il Palermo, dove, ripetiamo, è stato uno dei migliori in campo. Senza dubbio la sua ecletticità e la sua facilità di corsa sono qualità importantissime per un difensore di fascia, però c’è anche da riconoscere che deve lavorare molto sull’aspetto difensivo, e più in generale sull’affidabilità che trasmette ai compagni di squadra. Davanti a lui ha un ottimo giocatore come Dusan Basta, che può essere uno stimolo in più a crescere e far bene, senza la pressione che altri anni gli è stata messa addosso. Luis è una importante risorsa del Club, è giovane ed estremamente promettente, va coccolato da squadra e tifosi, ma anche lui deve rendersi conto della piazza in cui gioca, dei colori e dei simboli che porta sul petto…E’ il momento del salto di qualità, della consacrazione per un giocatore che ha sempre dato meno di quello che può dare. 

Ritrovarlo, in forma sia fisica che motivazionale, sarebbe un gran colpo di mercato per la Lazio. Un’altra freccia importante a dispisizione del Mister.

Valerio Iachizzi

 

 

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