La vera storia di Anderson, Zago: "Fu proposto prima alla Roma" - Lazio News 24
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2015

La vera storia di Anderson, Zago: “Fu proposto prima alla Roma”

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L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta la vera storia di Felipe Anderson, raccontata da chi lo propose qui in Italia. Nel 2011, Felipe appena 18enne poteva già approdare in Italia ma squadre come  Roma, Juventus, Fiorentina, Parma e Siena dissero che era troppo piccolo ancora. Come afferma Antonio Carlos Zago, ex difensore Campione d’Italia nel 2001, Anderson fu proposto inizialmente alla Roma: “Felipe Anderson lo conosco da quattro anni, a quei tempi è stato offerto alla Roma. Cominciava a giocare da poco in prima squadra nel Santos. Ma in Brasile era già riuscito a mettersi in evidenza, poi i problemi fisici lo hanno frenato e davanti aveva uno che si chiamava Neymar. Felipe Anderson non ha avuto un inizio facile alla Lazio, ma ha saputo incassare le critiche nel primo anno in Italia, ha saputo imparare. La Lazio ha avuto pazienza con lui e adesso Felipe sta dimostrando che i numeri che aveva messo in evidenza all’inizio della carriera erano quelli di un campione. Giovane. La Roma non lo prese in considerazione. Aveva diciotto anni e non era ancora pronto. Nel Santos entrava spesso nell’ultimo quarto d’ora, faceva vedere i suoi numeri e costava già qualche milione. Non ricordo chi fosse il direttore alla Roma, Pradè o Sabatini. Ma in generale in Italia è difficile che credano a un ragazzo di 18 anni che sta cominciando a mettersi in evidenza in Brasile. Questo è il problema del calcio italiano, non si fidano di lasciar spazio ai giovani. Segnalai Anderson alla Roma attraverso amici che lavorano nel calcio, che mi avevano chiesto un parere sul ragazzo. Poi non ho saputo più niente, Sono passati quattro anni, da due è arrivato alla Lazio, che ha creduto in lui. Felipe è destinato a diventare una stella della Nazionale brasiliana. Ma prima deve essere convocato e dimostrare continuità. Mi auguro che possa essere preso in considerazione per la Coppa America. In Italia sta facendo molto bene, deve mantenere questa regolarità. Sembra anche che ha la testa a posto come ragazzo, per quello che sento dire. E questo lo aiuta. Può crescere ancora. Il suo futuro? E’ normale che un giocatore del suo valore abbia molti estimatori. La Lazio recentemente ha rinnovato il suo contratto fino al 2020. Se resterà alla Lazio sarà il giocatore del futuro“. A confermare la tesi di Zago è stato anche Franco Zavaglia, il primo a parlare di Anderson a Sabatini: “Io, Aldair e Maurizio Del Fraro vedemmo una partita del campionato paulista in Brasile e restammo impressionati da Felipe. Con Aldair ci trovammo d’accordo sul fatto che non si vedono spesso calciatori con questo talento. Zago poi ci confermò la nostra impressione. Con Aldair incontrammo anche la sorella del ragazzo. Appena tornai in Italia segnalai il giocatore a diversi club: Roma, Lazio, Parma, Juve e Fiorentina. Ricordo ancora che con Sabatini ci incontrammo da Corsetti, all’Eur. Tutti risposero alla stessa maniera: troppo giovane e troppo caro. I dirigenti della Juve per contro mi chiesero di aiutarli a prendere Neymar, considerato che avevo buoni rapporti con il vice-presidente del Santos, che mi aveva dato mandato in Italia per sei giocatori e tra questi c’era anche Neymar. Ma non ci fu niente da fare. Su Felipe Anderson la Lazio era più interessata di altri club. Tare volle vedere un video del giocatore e poi lo fece seguire. Un anno e mezzo dopo avviarono la trattativa con la società che deteneva il cartellino. I primi tempi che Felipe era a Roma Lotito mi ripeteva sempre: ‘Mi ha consigliato una bufala’: Oggi non me lo dice più…“.

 

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