2014

Largo ai giovani: Felipe, Keita e Tounkara si prendono la Lazio

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Mentre ieri l’Italia (quella calcistica…) sprecava un’altra chance per dar spazio a idee giovani eleggendo Carlo Tavecchio nuovo presidente della FIGC, dimostrando che il concetto di ‘rottamazione’ ancora non è del tutto assimilato, a Formello sembrano ormai aver capito l’importanza della linea verde. Il processo di potenziamento del settore giovanile, finalizzato a portare in prima squadra quanti più giocatori possibili dalla Primavera, è in atto ormai da 3-4 stagioni, in cui la Lazio ha primeggiato a livello giovanile.

I risultati, oltre che con la vittoria di Scudetto e Coppa Italia, si vedono soprattutto con l’approdo al calcio professionistico di diversi elementi: la strada aperta da Onazi e Cavanda, è stata seguita dal duo ispano-senegalese composto da Keita e Tounkara, in prospettiva due attaccanti di assoluto livello, la cui crescita va seguita con grande cura. La nota lieta è la conferma di Cataldi, che dopo una stagione da protagonista a Crotone ha fatto ritorno a Roma per restarvi ed è apprezatissimo da Pioli. A questi, va aggiunto per motivi anagrafici (classe 1993) anche Felipe Anderson: il brasiliano, pur non provenendo dalla primavera, è stato comunque un investimento in ottica futura. La scorsa stagione ha fatto grande fatica sia per problemi fisici che di adattamento, quest’anno invece sembra aver iniziato con il piede giusto, fino a dimostrarsi spesso valore aggiunto nei test amichevoli disputati finora.

 Non vanno dimenticati tutti gli altri ragazzi spediti in giro a farsi le ossa tra Serie B e Lega Pro. Anche per loro si spera in un ritorno alla base da protagonisti. Una cosa è certa, finito un ciclo, quello dei Dias e dei Biava, sta per nascere quello della Lazio dei giovani.

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