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Laziali, non cadiamo nella trappola: è ora di restare uniti! – VIDEO

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Anche a Cagliari la Lazio è stata penalizzata da un grave errore arbitrale: ecco tutti gli episodi che fanno pensare ad un piano contro la squadra biancoceleste

Eh no, così non Var! La Lazio esce dalla “Sardegna Arena” con un solo punto in tasca, ma per l’ennesima volta si trova costretta a recriminare per una grave svista arbitrale che ha influenzato l’andamento del match. Domenica pomeriggio infatti, sul risultato di 0-0, il direttore di gara non ha ravvistato un evidente fallo in area di rigore ai danni di Ciro Immobile (poi ammonito per proteste). Nervosismo che sale, scene già viste che si ripetono, squadra nuovamente defraudata. La ciliegina sulla torta è il vantaggio siglato, in modo abbastanza fortuito, da Leonardo Pavoletti. Un autogol rimette tutto in discussione, la gioia però dura poco perchè nel secondo tempo ecco l’ennesima beffa: ingenuità firmata Luiz Felipe-Strakosha, con il brasiliano che si scontra con l’autore della prima marcatura sarda. L’arbitro Marco Guida lascia inizialmente correre, in un secondo momento (a differenza di quanto avvenuto in precedenza) va a rivedere l’episodio al monitor e concede (giustamente) la massima punizione a favore dei padroni di casa. Ma la compagine di Simone Inzaghi non ha nel DNA un carattere arrendevole e, coi nervi più che con l’organizzazione, riacciuffa il pareggio in extremis, complice una magia balistica del suo bomber prediletto.

Ma perchè si sbaglia sempre (e solo) contro la Lazio?

Il caso di Cagliari è soltanto l’ultimo dei tanti che il club biancoceleste ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte nel corso del campionato. E probabilmente “caso” non è la parola giusta da utilizzare, poichè la lista degli episodi recriminati inizia a diventare lunghissima. L’idea che esista un piano per danneggiare la Lazio ha preso piede ormai da tempo e se «a pensar male si fa peccato, spesso si indovina». La società del presidente Claudio Lotito è tra le più solide del calcio italiano, non possiede certo le stesse potenzialità economiche delle dirette rivali in classifica (Roma, Inter e Milan), ma neanche le centinaia di milioni di euro in debiti che queste hanno accumulato negli ultimi anni. «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova», la squadra comunque non molla e il posto in Champions League per ora è ben saldo. Per quanto ancora sarà solo il tempo a dirlo, i presupposti però fanno tremare l’intero ambiente. Ecco di seguito la clip realizzata a testimonianza di ciò che è stato scritto in precedenza.

  1. 3^ Giornata, Lazio-Milan: penalty non concesso per fallo su Luis Alberto. La gara è finita in ogni caso 4-1;
  2. 13^ Giornata, Roma-Lazio: rigore generoso assegnato ai giallorossi, Kolarov si lascia andare con netto ritardo dopo il tocco di Bastos. Strada spianata per Nainggolan & Co. che raddoppiano poco più tardi e vincono 2-1;
  3. 14^ Giornata, Lazio-Fiorentina: negato un rigore a Parolo, nessun dubbio invece nell’assegnarlo alla Viola ad un passo dal triplice fischio. Il tiro dagli undici metri vale l’1-1;
  4. 15^ Giornata, Sampdoria-Lazio: non sanzionato il tocco di mano di Bereszyński. A rendere meno veementi le polemiche ci pensa la zampata di Caicedo per l’1-2 finale;
  5. 16^ Giornata, Lazio-Torino: la goccia che fa traboccare il vaso, il campanello d’allarme che inizia a suonare. Incredibile la mancata concessione del rigore sul mani di Iago Falque. Lascia discutere l’espulsione ad Immobile che reagisce con una spallata alla provocazione di Burdisso (neanche ammonito). Le Aquile perdono la testa e la partita, chiusa 1-3;
  6. 20^ Giornata, Spal-Lazio: non costa caro il rigore generoso concesso da Tagliavento ai ferraresi, la sfida termina 2-5;
  7. 22^ Giornata, Milan-Lazio: vantaggio rossonero realizzato col braccio da Cutrone, non se ne accorge nessuno. Neanche gli assenti al Var, attenti a controllare solamente l’eventuale posizione di fuorigioco. Gara che cambia totalmente e uomini di Inzaghi che perdono 2-1;
  8. 27^ Giornata, Lazio-Juventus: manca un penalty su Lucas Leiva, scalciato clamorosamente da Benatia. Ci si mette anche la “Dea Bendata”, con Dybala che firma lo 0-1 praticamente a pochi secondi dal termine.
  9. 28^ Giornata, Cagliari-Lazio: ne abbiamo discusso in precedenza, Immobile recrimina per non essersi visto fischiare «uno dei rigori più netti della storia del calcio».

Non ci avrete mai come volete voi!

Quella in pieno svolgimento è per la Lazio una delle annate calcistiche più complicate dell’ultimo ventennio. I guai sono iniziati (è un caso anche questo?) da quando la squadra capitolina ha dato dimostrazione della sua netta superiorità e di conseguenza si è candidata ad un posto al vertice: Curva Nord squalificata per cori razzisti avvertiti contro il Sassuolo, strumentalizzazione per l’episodio degli adesivi antisemiti attaccati in Curva Sud in occasione del match col Cagliari, continui blocchi del traffico organizzati negli orari delle gare da disputare allo stadio Olimpico. La banda laziale non si è mai arresa, non ha ceduto mentalmente e nè fisicamente. O almeno fino a febbraio. L’accumularsi dei minuti e delle partite tra Serie A e coppe ha creato diverse difficoltà e portato a qualche risultato negativo di troppo. I mugugni dei tifosi stanno aumentando di settimana in settimana: al susseguirsi di ogni caduta si è iniziato a puntare il dito verso i singoli («Inzaghi non cambia modulo», «Milinkovic si è montato la testa», «riportate Luiz Felipe in Brasile»), ad accusare la rosa per prestazioni al di sotto della media. Stanno riuscendo nel loro intento, destabilizzare l’ambiente che finalmente si era ricompattato e gli stava rendendo impossibile i loro piani. Laziali, non bisogna cadere nell’errore di dargliela vinta! La Lazio sta producendo il massimo sforzo, il calo fisico a marzo è normalità per i club che lottano su più fronti. Non si faccia l’errore di allontanarsi dal gruppo che, nonostante le difficoltà e le dinamiche extracalcistiche spesso avverse, lotta senza arrendersi fino al novantesimo e oltre. Il sostegno del pubblico è necessario perchè la Lazio ha contro tutto e tutti ed è per questo che non bisogna mollare un centimetro.

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