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Lazio addio sogni di gloria: prestazione da incubo e Sparta meritatamente ai quarti

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Anche l’avventura dell’Europa League termina qui: la Lazio regala la partita allo Sparta Praga che cinico, deciso e tenace porta a casa la qualificazione con un secco 0-3.
 

Primo tempo
– Una partenza da film horror per la Lazio: in appena 10 minuti la squadra di Pioli si ritrova già ad essere sotto di due gol, quasi senza capire perché ma le cause sono più che evidenti, il primo gol arriva da un errore di Bisevac che non riesce a liberarsi della palla nell’area piccola dando modo a Dockal di piazzare la sfera in rete. Neanche un minuto dopo arriva il raddoppio: Krejci su azione sviluppatasi sulla fascia destra non perdona e infila Marchetti sul secondo palo. La Lazio tenta di reagire ma è visibilmente scossa, un avvio del genere era impensabile. Candreva, Keita e Klose tentano di prendere la situazione in mano provandoci in più occasioni ma la precisione è proprio la caratteristica che manca assieme alla precisione. Tante le occasioni create dai biancocelesti, si gioca a una sola porta ma ad approfittarne è ancora una volta lo Sparta Praga che al 44′ del primo tempo si porta sullo 0-3 con gol di Julis. Si conclude così il primo tempo, con quattro gol da segnare per superare il turno e con gli insulti intonati palesemente nei confronti del presidente Lotito.
 

Secondo tempo
– Iniziano gli ultimi 45 minuti del match senza cambi da ambedue le parti anche se forse, con tutto il rispetto per Pioli, qualche cosa avrebbe dovuto cambiarla sin da subito. La Lazio ci prova con tutte le forze ma tutto sembra più difficile del solito. Arrivano i primi cambi al 58′: fuori Klose e Mauri e dentro Anderson e Matri. Tutto sembra ormai deciso, la Lazio ci prova ma proprio non c’è nulla da fare contro uno Sparta al quale sembra riuscire tutto alla perfezione. Ultimo cambio per la Lazio al 67′: Konko accusa nuovamente dolore e lascia spazio a Mauricio. C’è veramente poco da raccontare ulteriormente: c’è solo da dire che la Lazio ha sprecato anche l’ultimo obiettivo stagionale, basta Europa League, prima ancora basta Coppa Italia, basta anche in campionato. Allora cosa rimane da salvare di questa stagione? Nulla. Il cuore della Lazio si è visto ma si sa, solo con il cuore non si segnano i gol e non si vincono le partite. 
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