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Lazio, Agostinelli: «Lo stop non avrà ripercussioni sui biancocelesti»
L’ex Lazio, Andrea Agostinelli, ha commentato lo stop che sta vivendo il calcio e come i biancocelesti possono affrontarlo
La domanda che si ponono tutti è quando nuocerà questo stop ai calciatori. Soprattutto a quelli di squadre abituate a correre tanto, come la Lazio. A dire la sua, sulel frequenze di Radiosei, è l’ex Andrea Agostinelli:
«Non credo che questo stop nuocerà troppo ai calciatori. Le squadre hanno già giocato una bella fetta della stagione. Non ritengo che questa sia un’incognita. Di certo la sosta è lunga, non si sa ancora quando il campionato riprenderà. È come quando i calciatori partono per le loro nazionali, comunque dal punto di vista tattico non credo ci saranno ripercussioni. Forse sotto il punto di vista mentale invece sì. In questo momento sarei molto presente nelle giornate dei miei calciatori, lo scopo sarebbe quello di tenerli sul pezzo. In un gruppo c’è sempre qualcuno che molla più di altri. Senza dubbio farei sentire la mia disponibilità, facendo capire l’importanza di non abbassare la guardia. Nel calcio serve continuità».
«Se dovessi parlare, ad esempio, con Luis Alberto, gli direi di rimanere concentrato. Perché nel calcio si fa presto ad invertire la tendenza. Sembrano discorsi scontati ma rappresentano la verità. La preparazione va gestita insieme allo staff tecnico, non crediamo che alla ripresa si tornerà subito a certi ritmi. Tra l’allenatore e lo staff il rapporto è importante. Se fossi nei panni di Inzaghi, non penserei tanto alle scadenze. Il 30 giugno è vicino e i contratti di Parolo e Lulic stanno per terminare. Ma il primo pensiero sarebbe quello di riprendere a giocare. I calciatori temono di più invece certe questioni. Procuratori e dirigenti lavorano sotto questo punto di vista».