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Lazio, Bergodi: «I biancocelesti giocano un calcio eccezionale. Sui playoff…»
Lazio, Cristiano Bergodi si è concesso a Gazzetta.it per una lunga intervista, in cui ha lodato la splendida stagione dei biancocelesti
Cristiano Bergodi, ha da poco finito la sua esperienza al Voluntari, in Romania. L’ex Lazio è tornato in Italia, dove sta trascorrendo il periodo di quarantena. Intervistato da Gazzetta.it, ha potuto elogiare lo splendido lavoro del suo collega, Simone Inzaghi:
«È un piacere vedere la Lazio di Inzaghi gioca un calcio eccezionale, che dovrebbe esser fonte di ispirazione per molti. Va detto che Inzaghi ha a disposizione un centrocampo importante, il migliore del campionato, che può giocare in qualsiasi modo. La Lazio può esaltarsi in contropiede, ma può anche schiacciare gli avversari nella loro metà campo giocando di attacco posizionale. Questo grazie alle qualità, elevate e molteplici, del centrocampo. Resto però convinto che il vero scudetto della Lazio sia l’ingresso in Champions League, obiettivo che il club insegue da anni. Inzaghi comunque ha fatto un lavoro eccezionale».
Ipotesi per finire il campionato: «Credo che disputare i playoff possa essere una soluzione sensata, ma per la Lazio sarebbe meglio disputare tutte e 12 le restanti partite del campionato. I biancocelesti hanno dimostrato di avere proprio nella continuità di risultato il proprio punto di forza. Nelle gare secche può invece succedere di tutto».
La svolta: «Vincere, si sa, aiuta a vincere. Conquistare la Supercoppa contro la Juventus, farlo meritando il successo e dopo aver battuto i bianconeri pochi giorni prima anche in campionato ha sicuramente dato grande consapevolezza. Prima la Lazio stava facendo bene, da quel momento ha cominciato a volare».
Radu e la nazionale: «Stefan lì è una leggenda. Chiunque diventi allenatore della nazionale sa che a ogni conferenza stampa dovrà rispondere a domande su Radu. Stefan però deve pensare ai propri interessi e sinceramente dubito torni. In Romania al momento c’è una carenza di difensori centrali, ma la nazionale gioca a 4, cosa che Radu non fa più da tempo. Anche per questo dubito torni».
Consigli di mercato: «Mi piace Dennis Man, attaccante classe 1998 della Steaua Bucarest. È veloce e tecnico, può far bene. È interessante anche Florinel Coman, anche lui della Steaua e anche lui nato nel 1998. Si tratta di un esterno d’attacco, bravo a creare superiorità. In realtà il Cluj al momento è la squadra più forte, ma i giovani più interessanti giocano nella Steaua».