Lazio, Bianchessi: «Settore giovanile? Non siamo inferiori a nessuno, anzi...»
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Lazio, Bianchessi: «Settore giovanile? Non siamo inferiori a nessuno, anzi…»

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Mauro Bianchessi, responsabile del settore giovanile della Lazio, ha fatto il punto delle varie categorie e fissato gli obiettivi per il futuro

Le parole di Mauro Bianchessi – responsabile del settore giovanile biancoceleste – a Lazio Style Radio: «Il prossimo anno ci sarà una ristrutturazione della Lazio Women e del Settore Giovanile. Le iscrizioni, a livello di piccoline, sono medio-alte. Con Under 15, Under 17 e Primavera c’è un processo di selezione: andiamo a prendere le ragazze tramite un processo di scouting. Il merito va a tutti i coordinatori dello staff femminile, lavorano con una grande passione. Scontro con il Napoli? Il Napoli è un gigante, ha fatto un mercato ottimo. Noi siamo una piccola formichina, abbiamo iniziato da poco. Non è importante arrivare prima, ma anche secondi, ha lo stesso valore. Dobbiamo mantenere questa linea e questo distacco».

SETTORE GIOVANILE – «Siamo quasi completamente soddisfatti, siamo partiti un po’ così così con l’Under 17, adesso stanno recuperando. Eravamo in 15, l’epidemia ci aveva ridotto ai minimi termini. L’Under 16 è seconda in classifica, la 15 è terza, l’obiettivo è arrivare nei primi tre-quattro posti. L’Under 14 sta dando risultati incredibili, stiamo raggiungendo tutti i record. Sabato avremo il derby con la Roma. L’Under 13 la stiamo costruendo poi con il futuro, stanno facendo un campionato sia regionale che nazionale, e in entrambi siamo prime. Oggi è un segnale del lavoro, lo scopo è arrivare a fine maggio con più squadre possibili ai primi posti. Vorremo portare la squadra femminile della Lazio in Serie A, e portare a casa il titolo italiano, o con l’Under 14 o con la 15».

DERBY – «Sono un po’ dittatoriale, i derby sono partite a sè. Non si giocano, si devono vincere. Sono contento, siamo imbattuti con tutto il settore giovanile nei derby. Complimenti a questi ragazzi, che stanno facendo cose straordinari. Nazionali? È un grande orgoglio, che parte dalla rete degli osservatori. Quello che conta sono i dati di fatti. Due anni e mezzo fa c’erano tre giocatori convocati in Nazionale, oggi ne sono 15. Siamo al top con le squadre italiane che investono milioni e milioni di euro nel settore giovanile».

OBIETTIVI – «Vogliamo confrontarci anche con realtà internazionali, è un momento di crescita e di arricchimenti dei ragazzi. Tra due settimane faremo il torneo di Gallipoli, poi andremo a Sorrento, probabilmente il torneo più importante. Cercheremo di essere molto competitivi, poi inizieremo le finali del titolo regionale e poi quelle del titolo nazionale. La linea guida che ho dato è quella di saltare l’uomo e fare sempre l’uno contro uno. Tra l’Under 14 e l’Under 15 iniziamo a lavorare sull’aspetto tattico. Vero è che il calcio è uno sport fisico, ma alla fine si deve giocare coi piedi, in alcuni ruoli la differenza la fa chi è capace di fare la giocata, di mandare in porta il compagno. Bisogna fare i complimenti al Presidente, che ha deciso di seguire lui in prima persona il settore giovanile, ha fatto degli investimenti incredibili a livello di strutture. Oggi non siamo inferiori a nessuno, in alcune situazioni siamo anche oltre gli altri».

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