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Lazio, Correa: «Con Immobile e Caicedo siamo fratelli. Abbiamo sofferto da grande squadra»

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La Lazio vince battendo il Bologna per 2-0. A Lazio Style Radio, le parole di uno dei protagonisti: il Tucu Correa

Il sogno a metà della Lazio: i biancocelesti raggiungono la vetta della classifica a 62 punti in solitaria ma dovrà attendere i recuperi di Juventus e Inter che hanno i match rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus. Nel frattempo la squadra di Inzaghi si vive il primo posto nonostante tutto e sarà prima in solitaria per almeno una settimana. Al termine del match contro il Bologna, Correa, autore del secondo gol, ha parlato ai microfoni di Sky per analizzare la sfida dell’Olimpico:

«E’ solo grazie ai nostri tifosi che ci sostengono sempre al massimo quando giochiamo in casa. Ci danno una grande carica Ancora non possiamo parlare di scudetto, noi pensiamo partita per partita e se pensiamo ad altro sbagliamo. Se continueremo così, poi vedremo cosa fare. Sono stato un mese e mezzo che non risucivo ad essere al 100% ma ora mister e staff mi hanno fatto tornare al meglio. Con Ciro e Caicedo siamo come fratelli da tre anni, la nostra forza è che siamo diventati una famiglia».

Le parole dell’argentino a Lazio Style Radio

«Abbiamo vinto con merito, ma sapevamo che erano fastidiosi perchè hanno qualità. Abbiamo saputo soffrire, lo abbiamo fatto da grande squadra, poi i gol ci hanno dato tranquillità. Dopo quasi due mesi di infortunio è stata dura, è stato un periodo buio perchè non ho potuto aiutare la squadra, ma sto ritrovando le gambe, presto tornerò al 100% anche per i compagni. Primi in classifica? All’inizio non ci vedevamo là, ma abbiamo lavorato ogni giorno, abbiamo iniziato da Auronzo a correre come una famiglia.

All’andata è stata una giornata bruttissima, non ho dormito per giorni, ma mi sono alzato perchè i compagni e la famiglia mi hanno aiutato: ho ritrovato il gol e sono contento per aiutare come piace a me. Anche la mia fidanzata, che è lontana. L’abbraccio con Caicedo? Noi siamo come fratelli, anche con Ciro e Bobby, giochiamo sempre per l’altro. Sono andato ad abbracciarlo perchè ieri ci siamo dati una scarpata e abbiamo litigato un po’. Ma siamo fratelli, siamo contenti».

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